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Niente arresti domiciliari per il fioraio pedofilo

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Ilgiudice Giovanni Giorgianni ha sciolto la riserva ieri mattina, a quattro giorni dall'interrogatorio di garanzia eseguito lunedì scorso: interrogatorio nel corso del quale il fioraio si è difeso, respingendo le accuse e chiarendo la propria posizione. Il gip ha rigettato la richiesta di arresti domiciliari avanzata dai legali difensori dell'uomo, gli avvocati Fabrizio Lungarini e Mara Montaruli, lasciando invece il fioraio in carcere, a Borgata Aurelia. Allo stesso tempo il giudice ha disposto una relazione sulla compatibilità dello stato di salute del fioraio con il regime carcerario. «Attendiamo adesso la risposta che arriverà dal tribunale della Libertà - ha spiegato l'avvocato Lungarini - Giovedì abbiamo presentato istanza di riesame, prima ancora della decisione del giudice Giorgianni». Nel frattempo i difensori hanno chiesto copia del video dell'audizione protetta del minore davanti allo psicologo. Colloqui che i legali hanno criticato, alla luce della perizia di parte fatta eseguire dal dottor Alessandro Mirabilio. Il perito avrebbe contestato le modalità di svolgimento dell'audizione protetta. Dar. Geg.

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