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Il Tar riaccende la speranza

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Ilfuturo dell'ospedale Padre Pio di Bracciano resta appeso a un filo. Il Tar del Lazio, chiamato a decidere sulle contestazioni al piano di riordino della rete ospedaliera, ha infatti chiesto alla Regione «documentati chiarimenti» che dovranno essere depositati entro 45 giorni. Un mese e mezzo durante il quale i cittadini continueranno a far sentire la propria voce con mobilitazioni e proteste. La III sezione del Tar presieduta da Italo Riggio ha così deciso sul ricorso presentato dal Comune di Bracciano e sostenuto dai Comuni di Anguillara Sabazia, Canale Monterano, Cerveteri, Ladispoli, Manziana e Trevignano Romano. I giudici amministrativi hanno ritenuto che «ai fini del decidere si rende opportuno che l'Amministrazione produca documentati chiarimenti, che tengano conto dei rilievi formulati in ricorso, con particolare riferimento all'eliminazione del Pronto soccorso e alle reali distanze che separano l'ospedale Padre Pio di Bracciano dai nosocomi limitrofi, nonché alla possibilità di istituire il soccorso con elicottero». La Regione dovrà provvedere entro 45 giorni alla consegna della relazione richiesta. Il Tar tornerà a riunirsi il prossimo 20 aprile. Il Comune di Bracciano ritiene illogica la decisione di trasformare la propria struttura ospedaliera. La Regione in gni caso tira dritto. «Il Tar ha chiesto chiarimenti e noi ovviamente glieli daremo. Mi pare una procedura normale. Abbiamo il nostro piano di rientro e andiamo avanti con quello», ha detto laconica la governatrice Polverini che ha ricordato come il piano di rientro dal deficit stia dando i suoi frutti: «In sette mesi di commissariamento abbiamo già portato il disavanzo annuale poco sopra il miliardo, siamo andati oltre l'impegno che ci eravamo dati con il Ministero. Abbiamo superato i parametri finanziari per cui, se continuiamo così, il Lazio uscirà dalla situazione di criticità sicuramente in tempi inferiori a quelli previsti». Dati confermati dal ministro della Salute Ferruccio Fazio: «Il Lazio sta dando grandi soddisfazioni al governo, i risultati ci sono, li abbiamo visti. La Regione è in una fase di importante risanamento. Con la Polverini c'è stato un cambio di passo e la differenza è evidente anche ai tavoli di verifica del piano di rientro». Il capogruppo Pd alla Pisana Esterino Montino ha però chiesto una seduta straordinaria del Consiglio regionale per discutere della sanità laziale: «Il Tar giudica insufficiente l'assistenza nel territorio dell'Asl RmF, con pericolo per la tutela della salute e della vita dei cittadini residenti. Il piano di riordino della rete è squilibrato. Togliere di mezzo 24 ospedali pubblici e ridurre ai minimi termini 11 pronti soccorso significa desertificare il sistema sanitario della Regione». Intanto i cittadini di Bracciano restano sul piede di guerra e scenderanno nuovamente in piazza per salvare il loro ospedale. (ha collaborato Danila Tozzi)

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