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Cecchini col Kalashnikov

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«Cecchini»per divertimento. Con un fucile mitragliatore Kalashnikov Ak 47 e una pistola modello Saurer P226, entrambi ad aria compressa. Sparavano ai passanti dal balcone di casa, al Flaminio. Uno è stato colpito alla mano destra e quando ha alzato la testa ha visto i due ragazzi armati, piazzati sul balcone di un palazzo a piazza Melozzo da Forlì. Gli agenti del Commissariato di Villa Glori non ci hanno messo molto a risalire ai cecchini. Con le indicazioni fornite dal ferito (che non ha avuto bisogno di alcuna medicazione) sono saliti nell'appartamento. Oltre alle armi, i poliziotti hanno anche sequestrato una confezione di pallini di plastica. I due sono stati denunciati per procurato allarme e getto pericoloso di cose. Per gli stessi reati è stato segnalato un altro ragazzo di 21 anni dei Parioli. Giorni fa i residenti di via Giovanni Antonelli hanno notato il giovane sul balcone di casa imbracciare una carabina Diana calibro 4,5 e sparare pallini in plastica. Allarmati hanno chiamato il 113. Quando gli agenti del commissario Giovanni Rubino sono arrivati hanno chiesto ai vicini e sono saliti nell'abitazione del giovane. Lui ha provato a spiegare: «Non sparavo alle persone ma alla sagoma di legno che ho sul balcone, Mi esercitavo». E senza farselo chiedere ha consegnato la carabina ai poliziotti. Spiegazione e gesto non gli hanno evitato la denuncia. L'ultimo cecchino aveva colpito lo scorso anno, al Viminale. Un 39enne di Taranto si era piazzato alla finestra al primo piano di un hotel in zona Termini sparando quattro colpi di pistole, ferendo due persone: di striscio una di colore, e dietro l'orecchio uno studente di 15 anni che da Pordenone era a Roma in gita scolastica.

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