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La scuola va a pezzi Nessuno interviene

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Genitoriche, per disperazione, si trasformano in fotoreporter. Le immagini che pubblichiamo ci sono state inviate da un gruppo di genitori della scuola statale primaria V.H. Girolami plesso «Raffaello Sanzio» di via del Casaletto a Monteverde. Sono state scattate nella succursale Raffaello Sanzio nel cortile d'accesso e nei bagni. «Vogliamo denunciare agli organi di stampa lo stato di degrado in cui versa l'edificio dove studiano i nostri figli - spiegano i genitori - Naturalmente avevamo già allertato gli organi competenti, il XVI Municipio e il Comune, che hanno fatto i loro sopralluoghi. L'ultimo risale al 10 giugno 2010 e ha confermato la veridicità del nostro allarme». Quali sono le aree più critiche? «Le note dolenti sono i bagni con le finestre rotte, rubinetti e sanitari con perdite d'acqua, scaldabagni e scarichi non funzionanti, sanitari in pessimo stato, e i rivestimenti delle piastrelle che cadono a pezzi. In palestra, poi, ci sono due infiltrazioni d'acqua nel soffitto. Quando piove si rischia di scivolare». Problemi all'esterno? «Nel cortile d'accesso ci sono i muretti schiantati dai rami e l'asfalto divelto dalle radici. Vengono transennati e circoscritti ma basta un niente perché ci vada a finire sopra un bimbo rischiando di farsi male». Scuole da ristrutturare, come la vostra, ce ne sono tante? «Lo sappiamo. Ci stupisce, però, che nonostante la constatazione da parte degli organi competenti della necessità di intervenire con una serie di lavori per tutelare l'integrità e la sicurezza degli alunni, non sia successo niente». Cosa vi hanno risposto i dirigenti scolastici e gli organi competenti? «Che non ci sono fondi. È possibile che con l'autonomia scolastica, in questi anni, non si sia pensato ad accantonare qualcosa?» Ogni inizio anno scolastico i genitori danno il loro contributo volontario? «Certo, si tratta di cinquanta euro a famiglia. Venticinque per la carta igienica, il sapone e tutto il resto. Gli altri venticinque per le fotocopie, la foto di riconoscimento, le gite ecc». In quanti contribuiscono? «La maggioranza: molti dicono no per principio, altri hanno difficoltà economiche». Per il resto la scuola come va? «Benissimo. Classi non affollate e bravi insegnanti. Peccato che la scuola si sia ridotta così».

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