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Tanti i piccoli deceduti per il fuoco

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Ilpiù grave, che ricorda proprio quello avvenuto ieri a Roma, risale al 21 gennaio 1995 quando quattro bambini nomadi tra i sette mesi ed i quattro anni e mezzo morirono carbonizzati a Milano in un campo abusivo. Il 19 agosto 2004 un bambino di 16 mesi e la madre morirono a Ripa Teatina (Chieti) in seguito all'incendio divampato nella loro abitazione. Il giorno di Capodanno 2006 un bambino di sei anni morì a Cortina d'Ampezzo (Belluno) nell'incendio di un appartamento preso in affitto dai genitori per le festività. Altre quattro persone - due bambini e due adulti - rimasero ferite. Il 7 dicembre 2006 a Tempio Pausania (Olbia-Tempio) persero la vita due sorelle, di quattro e tre anni, per asfissia seguita all'incendio della loro casa. Altre due giovani vittime rom, il 3 gennaio 2007: un incendio uccise una ragazza di 15 anni e il convivente di 16 in un campo nomadi ad Orta di Atella, in provincia di Caserta. Il 13 gennaio 2007, in un appartamento nel centro di Roma abitato da immigrati bengalesi, per sfuggire ad un incendio accidentale si gettarano nel vuoto e morirono una donna e suo figlio di 10 anni. Il 2 febbraio 2007, tre fratelli morirono nell'incendio della loro abitazione nel vicentino per un incendio innescato da un tragico gioco. La notte del 27 marzo scorso, in una baracca di fortuna costruita a Follonica (Grosseto), mori carbonizzata una bambina rom di 5 mesi. L'11 agosto 2007 quattro bambini muoiono in un incendio in una capanna nei pressi di un campo rom a Livorno.

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