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Rapine in banca Scoperto «l'ariete digitale»

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Dopoindagini strette la Squadra mobile della Questura li ha arrestati con l'accusa di rapine in istituti di credito e supermercati. Si tratta di L.M., 53 anni, e Z.C., di 36, entrambi romani. La maratona investigativa è cominciata con il colpo messo a segno nel febbraio 2010 in via Laurentina durante il quale L.M. ha un incidente di percorso per lui fatale: inciampa e appoggiandosi a un pannello dell'arredo dell'istituto di credito lascia un'impronta poi rilevata dalla Scientifica. Otto mesi dopo l'incensurato finisce in manette per un'altra rapina a una banca in via Leone IV. L.M. viene fotosegnalato e intrecciando le impronte dei primi assalti con l'ultimo i poliziotti risolvono il giallo. Gli accertamenti su Z.C., invece, hanno seguito un altro percorso. Il 2 febbraio scorso, entrato in supermercato di via Tor de' Schiavi, armato di pistola minaccia uno dei cassieri facendosi consegnare l'incasso: 2.600 euro. Partono le indagini, la Mobile incrocia i dati sui pregiudicati per rapina con altri rilevati al market. Il cerchio si stringe. Una volta fermato, il malvivente ha ammesso. Intanto la Questura ha rimodulato i piani di controlli per la prevenzione e il contrasto dei reati, con particolare attenzione alle rapine.

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