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Il gioco dell'oca delle tariffe taxi

Taxi a Roma

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C'è chi lo ha definito «il gioco dell'oca», come il capogruppo de La Destra, Dario Rossin; chi tira fuori il vecchio detto «la gatta presciolosa fece i figli ciechi», come il vicecapogruppo Pd, Fabrizio Panecaldo e chi, come gli esponenti di Sel, Nieri e Zaratti chiedono ad Alemanno di «passare la mano». E sì, perché nella sospensiva del Tar sull'aumento delle tariffe taxi (nell'attesa di entrare nel merito il 23 febbraio), a sguazzare è ovviamente l'opposizione. La maggioranza però fa quadrato. «La delibera che prevede l'adeguamento delle tariffe taxi, approvata dall'Assemblea capitolina a luglio scorso, rappresenta un provvedimento importante e ampiamente condiviso - commenta l'assessore capitolino alla Mobilità, Antonello Aurigemma - che non entra solo nel merito degli adeguamenti tariffari ma introduce norme di trasparenza e di miglioramenti qualitativi del servizio erogato all'utenza, così come confermato dall'Authority. L'Amministrazione capitolina è però ovviamente rispettosa degli organi amministrativi delle cui decisioni prenderà atto nei termini dovuti. Ben venga la provvisoria decisione di sospendere l'entrata in vigore del provvedimento in attesa della discussione sulla sospensiva». Tutto rinviato, dunque, compreso ovviamente l'adeguamento dei tassametri che sarebbe dovuto partire dal 7 febbraio. Una sospensiva che riguarda non solo l'aumento delle corse ma anche l'introduzione della tariffa fissa per Civitavecchia (120 euro) e il rincaro per quelle da e per Fiumicino (che resta dunque a 40 euro) e Ciampino (a 30 euro). «Brindano», ovviamente, le associazioni dei consumatori che hanno presentato ricorso, mentre quelle dei tassisti si dicono «fiduciose» della decisione finale del Tar prevista per il 23 febbraio. E non solo. Mentre si ripropone insistentemente la riapertura di un tavolo di confronto (proposta già avanzata da più parti dopo la bocciatura dell'Antitrust, e accolta da Aurigemma) i tassisti mettono comunque le mani avanti. È il caso dell'Ugl: «Preso atto della decisione del Tar del Lazio, di sospendere l'entrata in vigore delle nuove tariffe taxi, rimaniamo fiduciosi che il 23 febbraio verranno ritenute legittime le richieste degli operatori del servio taxi di Roma. In caso contrario l'Ugl-Taxi di Roma - riferisce una nota - dichiara anticipatamente che non sottoscriverà "accordicchi" di sorta, per rivisitare il tanto discusso nuovo sistema tariffario, ma sarà promotore di una nuova politica che viene da troppe parti sbandierata». Il tavolo sul regolamento taxi si riaprirà, a prescindere dalla decisione dei giudici. Troppe ancora le lacune da colmare. Peccato. Quella dei taxi passerà alla storia come la più lunga, complessa e, sotto certi aspetti assurda, delibera del Campidoglio. In questo occorrerà ricordare le parole dei giudici amministrativi: «L'interesse dei cittadini è sempre prevalente».

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