Finti poveri per non pagare l'asilo

Tempo scaduto per i «furbetti» degli asili nido comunali. Quelli che grazie a qualche «spintarella» o a dichiarazioni fasulle riescono a fare entrare i propri figli nelle strutture comunali dedicate all'infanzia. In barba agli oltre 4mila bimbi costretti a rimanere a casa. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza hanno infatti smascherato 83 persone che, con autocertificazione, avevano attestato falsamente di trovarsi in una situazione economica al di sotto delle soglie previste dalla legge per poter far accedere gratuitamente i propri figli agli asili nido, refezione e trasporto scolastico. I finanzieri hanno acquisito le segnalazioni del XIX Municipio e hanno avviato nel 2010 accertamenti sulle famiglie dei bambini che hanno fatto emergere posizioni reddituali e patrimoniali ben diverse da quelle dichiarate. Gli 83 «falsi poveri», tutti del XIX Municipio, dovranno ora rispondere del reato di false attestazioni in sede di autocertificazione. È il primo eclatante risultato del protocollo d'intesa siglato dal Campidoglio con le Fiamme Gialle nel giugno scorso, volto non solo a contrastare l'evasione ma anche a garantire diritti (e doveri) dei cittadini. Sempre secondo la delibera che ha introdotto il «redditometro» gli 83 bambini dovrebbero abbandonare l'asilo. Su questo però il Campidoglio potrebbe riservarsi di decidere caso per caso, considerando che siamo ad anno scolastico avanzato. Certamente i genitori pagheranno il dovuto. «Un danno per Roma e un affronto a tutte le famiglie oneste che rispettano le regole - ha commentato l'assessore capitolino alla Scuola, Gianluigi De Palo - Stiamo cercando di responsabilizzare le famiglie e renderle protagoniste dei servizi, le iastituzioni dimostrano di fidarsi ma devono poter fare altrettanto». Di comportamento «incivile, immorale e scorretto» parla invece il presidente della commissione Politiche sociali e famiglia, Giordano Tredicine; «gratitudine e soddisfazione verso l'operato delle Fiamme Gialle» è stata espressa anche dal vice presidente della commissione Scuola, Paolo Masini (Pd). Un risultato storico quello di ieri che segna un punto di svolta atteso da decenni sulla cronica carenza di posti nei nidi capitolini e che ogni mattina vede non pochi genitori accompagnare i propri figli all'asilo con macchine di lusso, mentre migliaia di genitori sono costretti a fare i salti mortali con nonni o baby sitter perché quel posto al nido non arriva mai. Si è partiti dal XIX Municipio. La Capitale ne ha altri 18.