Bollywood è qui
diGABRIELE ANTONUCCI La magia, i colori, i ritmi e il fascino esotico dell'India saranno rievocati stasera al Gran Teatro da «Bollywood the Show», spettacolo di danza e musica che condensa, in due ore, cento anni di storia e tradizioni della cinematografia indiana. Il successo mondiale di «The Millionaire» di Danny Boyle, vincitore di otto Oscar, ambientato nella labirintica Mumbai, ha fatto dilagare ancora di più la «Bollywoodmania», con le sue musiche e i suoi balli trascinanti. Una moda che è stata anticipata, nel 2003, dal successo mondiale del brano «Mundian to bach ke» dell'inglese Punjabi Mc, che ha introdotto l'ascoltatore occidentale ai ritmi indiavolati dei musical di Bollywood. Il cantante e produttore inglese, coniugando il tradizionale bhangra indiano con il tema del telefilm di culto «Supercar», ha sfornato uno dei migliori brani dance del decennio. «Bollywood the show» rappresenta in teatro i più collaudati ingredienti di un cinema in grado di sfornare oltre ottocento film all'anno, numero superiore persino a quello di Hollywood. Una storia densa di intrighi amorosi e percorsa da danze frenetiche, che unisce modernità e tradizione. La trama, ispirata alla realtà, si basa sulla saga di una delle più famose dinastie cinematografiche indiane, la famiglia Merchant. Le scene di danza dello show sono state create proprio da Vaibhavi Merchant, coreografa di grande successo nonché la più giovane della sua famiglia. L'artista, premiata con l'Oscar indiano, ha firmato le coreografie del film «Lagaan». Nello spettacolo i Merchant sono i custodi della danza Kathak, la danza degli dei e il nonno è l'ultimo esponente di una stirpe di guru che aveva visto nel cinema il palliativo per sanare le ferite dell'India. Quando, però, intuisce che i film rischiano di essere contaminati dalle mode occidentali, Shantilal Merchant fonda una scuola di danza nel deserto, per conservare le tradizioni del suo popolo. La nipote Ayesha, però, non condivide le scelte del nonno, lo abbandona, torna in città, vince la sua sfida e diventa un modello per le coreografe e le registe di Bollywood. Un giorno Shantilal si ammala e Ayesha lo va a trovare. La donna, ascoltando la musica e i ritmi del passato, decide di rimanere nel Rajastan per proseguire il lavoro avviato dal nonno, esemplificato nel travolgente finale del musical.