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Roma senza segreti

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Castel Sant'Angelo

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A spasso per Roma. Ma non seguendo i classici e inflazionati percorsi turistici. Camminando sui sentieri della memoria, sulle strade che conosce solo chi a Roma è nato e cresciuto. Se poi la nostra guida non ha mai portato una macchina, il manuale acquista ancora più valore. È questo il caso di «Roma dentro le mura», 390 pagine scritte da Mauro Catteruccia, uno che di Roma s'intende davvero. L'edizione è fuori commercio e, a detta dell'autore, è stata scritta per pochi intimi, dove per pochi si deve intendere un numero ben preciso: 80. L'opera vuole essere «una camminata nella città storica, con divagazioni e chiacchiere suggerite dai luoghi e dalla memoria». E parlando e ricordando, l'autore scorre strade e piazze dell'Urbe in lungo e in largo ma sempre nel rigoroso perimetro segnato dalle Mura Aureliane e dal fiume Tevere. Il viaggio inizia dal ponte Palatino, che unisce la Bocca della Verità al rione di Trastevere, all'altezza dell'Isola Tiberina, perché «qui, nel raggio di poco più di un centinaio di metri, nascono la leggenda e le ragioni della nascita di Roma». E infatti, ricorda Catteruccia, «a sud ci sono il Palatino, l'Aventino, il Celio e l'Appia; a nord-ovest il Campo Marzio; a nord-est il Quirinale, l'Esquilino e il Viminale». A questi e a tanti altri luoghi sono dedicati i racconti, le descrizioni, gli aneddoti e le curiosità storiche contenuti nell'opera. «Accompagnandovi a vedere cosa c'è a Roma - auspica l'autore - spero di riuscire a farvi sentire che non importa essere romani o forestieri, per riconoscere che questa città merita amore e rispetto». Lo stesso amore e rispetto che merita l'altra faccia di Roma. Quella meno nota e pubblicizzata che passa per turismo responsabile, mobilità alternativa, ristoranti vegetariani e mercatini biologici. Tutto questo e anche di più in «Roma acqua e sapone» (Intra Moenia edizioni; 251 pagine; 13,90 euro). Tra le varie guide dedicate alla nostra città, questa è la più recente e occhieggia e ispeziona un settore particolare e alternativo. Riflettori puntati sulle botteghe del commercio equo e solidale e perfino sui negozi di riciclo; spazi di cultura indipendente, parchi e «verde nascosto». Insomma, mille (forse meno) indirizzi per scoprire una città impegnata, alternativa e solidale. Con interventi di rilievo, primo tra tutti quello del teorico della decrescita Serge Latouche e della sociologa Maria Immacolata Macioti. L'obiettivo del libro è chiaro: far scoprire ai romani un'altra città, creativa, curiosa, solidale, impegnata. Insomma, se da un lato le istituzioni frenano, dal basso la società civile progetta e «spinge», si vuole affermare, rivendicando i propri diritti. Con la benedizione di Roma.

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