Ogni buca adesso ha un papà
.Entra infatti a regime il nuovo sistema di manutenzione stradale della Capitale che prevede controlli più ferrei, monitoraggio continuo, ma soprattutto una «paternità» per le buche. Con la suddivisione della città in otto lotti, affidati ad altrettante imprese per la manutenzione ordinaria, si può agevolmente sapere in ogni momento chi è titolare di una o di un'altra strada della grande viabilità. Cioè gli 800 chilometri che sono di competenza di Roma Capitale (il 15% del totale). Per gli altri 4.800 chilometri di strade minori, spiega il sindaco Alemanno, bisognerà invece aspettare perché «servono nuovi investimenti». Entrando nello specifico il primo lotto (I e III Municipio) sarà gestito dal Consorzio Romana Costruzioni; il secondo (II e XVII Municipio) dalla Et Costruzioni; il terzo lotto (IV e V Municipio) da Cava Precicchia; il quarto (VI, VII e VIII Municipio) dalla Edil Moter; il quinto lotto (IX, X e XI Municipio) dalla Marziali Costruzioni Generali; il sesto lotto (XII e XIII Municipio) dal Consorzio Stabile Roma; il settimo (XV, XVI e XVIII Municipio) dalla Di Cesare; l'ottavo lotto infine (XIX e XX Municipio) dalla Li.Ma.Co. In sostanza sparisce la logica dell'identificazione tra controllore e controllato. Con la precedente concessione, stipulata dalle precedenti amministrazioni, la ditta Romeo doveva occuparsi di tutta la viabilità: eseguiva i lavori e ne controllava la correttezza. Questo processo è stato interrotto, prima con la revoca e poi con l'entrata a regime del nuovo modello. Con un contratto triennale di 75 milioni, le otto imprese prendono in affidamento il proprio lotto. A monte c'è il sistema centrale di gestione: il cittadino su internet può segnalare le buche o gli altri problemi al manto stradale. I tecnici ne vengono informati e attivano il meccanismo di intervento. «Come strumento di verifica della qualità dell'intervento - spiega l'assessore comunale ai Lavori pubblici Fabrizio Ghera - è attiva la task force di tecnici comunali specializzati, attività che si aggiunge all'ordinanza sul regolamento scali e alla convenzione firmata con l'ordine degli ingegneri per la vigilanza sulla corretta esecuzione dei lavori». «Con l'entrata in vigore del nuovo modello - aggiunge Alemanno - ci sarà un miglioramento della viabilità e strade più sicure per i cittadini».