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Dieci miliardi per ripartire

Le torri di Tor Bella Monaca

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Nove miliardi e 875 milioni di euro da investimenti privati, un miliardo e 718 milioni di oneri concessori «che andranno nelle casse dell'amministrazione» e 178.487 posti di lavoro creati ogni anno per i prossimi cinque anni. E il completamento del Waterfront di Ostia, del sottopasso di Ripetta e della riqualificazione di piazza Augusto Imperatore. Sono questi gli obiettivi del piano delle politiche urbanistiche della Capitale, illustrato ieri dal sindaco Gianni Alemanno e dall'assessore all'Urbanistica Marco Corsini nella Sala Quaroni dell'Eur Spa. Obiettivi, spiega Corsini, già in parte raggiunti: dal 2008 ad oggi, la Giunta Alemanno ha sbloccato interventi per 4,463 miliardi di euro di investimenti privati, di cui ha raccolto 880 milioni di oneri per l'Amministrazione, creando 84.052 posti di lavoro. «Questi dati - spiega ancora Corsini - confermano come la nostra sia stata la Giunta dell'attuazione del piano regolatore. Abbiamo riattivato progetti fermi e snellito la burocrazia, con l'obiettivo di combattere la crisi con l'unica risorsa che la città possiede: la risorsa edificatoria». «Lo sviluppo urbanistico di Roma - sottolinea Alemanno - è stato rimesso in moto con un lavoro enorme per cui ringraziamo il dipartimento urbanistico e l'assessore Corsini. Che, non a caso - scherza non è stato rimpastato». Molti dei lavori previsti, però, sono ancora in cantiere: sono tuttora in corso, interventi per cui sono stati investiti 1,773 miliardi dai privati di cui 329 milioni di oneri edificatori. Fra questi alcuni dei progetti più attesi in assoluto dai romani, come il Waterfront di Ostia e il sottopasso di Ripetta, con parcheggio interrato e parco, il cui progetto è già stato approvato. Ma anche il Ponte della Musica e quello della Scienza e la riqualificazione degli ex Mercati Generali. Già partita anche al riconversione dell'ex Fiera di Roma, a Tor Marancia. E da adesso al 2013, data di fine mandato, sono previsti nuovi progetti per dare un nuovo volto all'Eur: la riqualificazione del parco delle Tre Fontane e le ormai famose Torri di Renzo Piano, all'Eur. Al via nei prossimi anni anche i progetti urbani di mobilità, come la chiusura dell'anello ferroviario nord, a Tor di Quinto. Entro fine mandato si prevede di partire con la demolizione e ricostruzione di Tor Bella Monaca, che sarà affidata all'archistar Krier, e il cui piano arriverà in giunta la prossima settimana. A fine mese verranno annunciati anche due nuovi, misteriosi progetti, affidati a Portoghesi e Fuksas. Tutti gli interventi andranno a vantaggio della città. E, assicura Alemanno, si penserà anche all'emergenza abitativa: sono 14mila gli alloggi già realizzati e banditi, ma d'intesa con la Regione e Mibac, si agirà sulle aree di riserva delle periferie. «Senza toccare l'Agro Romano, però - sottolinea Alemanno». «Tutte le procedure urbanistiche sono quelle previste nel Piano regolatore. Ci sono state alcune modifiche e integrazioni, ma senza dare vita alle colate di cemento di cui ci accusano. Anzi, in questi due anni abbiamo acquisito 120 ettari di verde». Sulle infrastrutture, invece, il sindaco invoca «un grande dibattito pubblico», per la realizzazione della linea D della metro e il prolungamento delle altre». Ed è proprio sulle infrastrutture che, sottolineano a margine i presidenti della Uir Aurelio Regina e dell'Acer Eugenio Batelli, che la giunta si deve concentrare, perché è in gioco il futuro della competitività di Roma. Per Regina, adesso «è il momento di prendere decisioni di cui vedremo il frutto nei prossimi anni: in particolare bisogna pensare alla linee metropolitane. Che devono raggiungere almeno i 100 km: il minimo per una città come la nostra». Per Batelli, invece, l'attività della giunta ha inaugurato un trend positivo, «ma è stato fatto solo il 20% di quanto programmato, e c'è ancora esigenza di alloggi. Bene però, l'accorciamento dei tempi per le concessioni edilizie, passati da 18 a 6 anni».

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