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Corcolle, i killer cercano vendetta

I rilievi della scientifica dopo la sparatoria a Corcolle

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I killer lo stanno cercando. Se i carabinieri non lo trovano in tempo l'assassino di Corcolle potrebbe essere il prossimo a morire. È il timore che aleggia dopo l'omicidio di Carlo Ciufo, 20 anni, di Tor Bella Monaca, e il ferimento di Alessio Nataletti, di 28, residente a Corcolle. Gli amici dei due vogliono vendicarli, stanno cercando chi ha devastato la nuca di Ciufo e ridotto Nataletti sulla sedia a rotelle con un colpo alla schiena. Il fattaccio è accaduto la sera del 24 gennaio, in via Maiolo. I carabinieri del Nucleo investigativo del Gruppo di Frascati stanno lavorando sodo per evitare altro spargimento di sangue. Il primo quadro emerso dalle indagini riserva qualche sorpresa. Quella sera Ciufo e Nataletti non erano lì per caso. Avevano un appuntamento con un cliente, uno che aveva comprato droga da Carlo Ciufo. E non era un coetaneo, un ventenne. Ma pare avesse il doppio degli anni. Dovevano parlare di una manciata di dosi, mille euro di polvere bianca che il quaratenne non aveva ancora pagato. E quella sera i due volevano ricordargli che i debiti si saldano altrimenti il prezzo potrebbe salire. Invece è accaduto il contrario: chi doveva riscuotere il credito è stato freddato con due colpi di pistola e l'amico è stato ferito con un proiettile alla schiena. Il giovane era più inserito del vecchio. Un ribaltimento dei ruoli che si spiega con la determinazione criminale di Ciufo. Nel luglio 2010 il ragazzo era stato arrestato con altri venti nell'operazione Matrix dagli stessi investigatori del Nucleo di Frascati del colonnello Marco Aquilio. L'accusa: associazione per deliquere finalizzata allo smercio di droga. Una banda di spacciatori. Tre di loro sono indagati per l'omicidio del ragazzo di 21 anni ucciso la sera la notte del 14 gennaio con un coltello piantato nel petto all'ingresso del pub di Grottaferrata. Sia il terzetto di Grottaferrata che Ciufo erano a piede libero.

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