È buio nella Biblioteca Casanatense
Efa freddissimo. Per non rovinare migliaia di manoscritti rari custoditi in via di Sant'Ignazio. Solo piccole luci, le torce delle hostess, illuminano il percorso. Sino alla sala grande, dove l'atmosfera è emozionante. Tutto intorno i libri, nella semioscurità, e gli abiti dei grandi stilisti issati sulle scale lassù vicino agli scaffali più alti. C'è un Valentino del 1990, che arriva direttamente dal guardaroba di Marella Agnelli. Un Lancetti di un anno prima di Flaminia Patrizi. E uno splendido Capucci prestato da Nicoletta di Serracapriola. E tanti altri a far da cornice alle teche antiche e ai manichini, messi in luce da piccoli faretti, dove prendono vita i pezzi unici disegnati da quaranta giovani creativi. È la chicca di questa cinque giorni di sfilate di alta moda. Pezzi unici, irripetibili. I gioielli di Lucia Odescalchi, Delfina Delettrez Fendi, Fabio Salini. La borsetta di Vivia Ferragamo con gli scorpioni di Roberto Coin. Gli abiti di Edo City, Sergio Zambon, Gentucca Bini. Solo qualche nome, tra i tanti lì a farsi vedere e conoscere. Tutto secondo la filosofia di AltaRoma che si fa talent scout e vetrina dell'artigianato più alto. Ieri, in passerella due appuntamenti con l'eleganza con Raffaella Curiel e Camillo Bona. La stilista milanese si è ispirata ai fiori e ha realizzato una collezione bella, portabilissima. Le rose di Kelly e di Irving Penn, i papaveri di Alma Tadema, le sfumature di Sonia O'Keefe per finire con la sposa Botticelliana. Tutto mette il buon umore perché, dice la Curiel «non se ne può più di accendere la televisione per vedere sangue, violenza, morte. O la volgarità e l'arroganza di Santoro. Non è l'Italia degli scandali, delle escort e del bunga bunga. Questa è l'Italia della gente per bene, delle donne che lavorano dalla mattina alla sera». La sfilata si apre con l'abito tricolore e l'inno d'Italia. Tutte in piedi le ospiti in pirma fila: la first lady, Clio Napolitano, la moglie del sindaco Gianni Alemanno, Isabella Rauti e la moglie di Gianni Letta, Maddalena Letta, donna Assunta Almirante, Lella Bertinotti, Donatella e Lamberto Dini. Si ispira, invece, ai quadri di Velasquez Camillo Bona. La sua è una collezione costruita su mirabili intarsi, accostamenti dei materiali più ricercati, giochi di perle.