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Gioielli trasformisti e la campanella tricolore

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Laparure di diamanti portati a pelle, senza incastonature di sostegno. E poi gli splendidi anelli e il bracciale con brillanti a spirale, una chicca perché si compongono come vuoi, intorno al dito o a un solitario, per renderlo più attuale. Le campanelle, naturalmente, che richiamano dal 1947 un solo nome: Chantecler. Ovvero: alta gioielleria. Talmente bella da far girare la testa. Cinquanta capolavori, vere e proprie opere d'arte, ieri in mostra all'Hotel Aldrovandi. Tra i pezzi unici ha debuttato nella capitale «Capri», il collier che racchiude in sé tutti i colori dell'isola dove la maison è nata. E, dulcis in fundo, la campanellina tricolore a ricordare il 150° dell'Unità d'Italia. K. P.

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