Ha sfogato la propria rabbia distruggendo gli arredi dello studio commerciale di cui era socio, e poi ha aggredito l'ex suocero di 73 anni, gestore dell'ufficio, e l'ex cognata di 43 anni accorsa in aiuto del padre.
Ascatenare la furia dell'uomo una discussione sorta sulla gestione di alcune quote societarie dell'attività. La segnalazione della violenta discussione scoppiata nello studio professionale è arrivata al 112 e ha permesso ai carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma di intervenire in tempo, cioè prima che la situazione potesse ulteriormente degenerare. L'imprenditore è stato immediatamente arrestato dai militari con l'accusa di lesioni personali aggravate, violenza privata, minacce e danneggiamento. Le sue vittime sono state poi trasportate all'ospedale Sandro Pertini per essere medicati causa delle ferite riportate durante la discussione. Nell'aggressione il l'ex suocero 73enne ha riportato lesioni giudicate guaribili in 25 giorni a causa di una lussazione e di una frattura alla mano sinistra, mentre sua figlia se l'è cavata con lievi contusioni guaribili in quattro giorni. Anche l'aggressore è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari per un lieve trauma cranico non commotivo e una escoriazione al cuoio capelluto. L'uomo è stato trattenuto in caserma dai carabinieri in attesa di essere sottoposto al rito direttissimo, per presentarsi cioè davanti al giudice che dovrà decidere se convalidare o meno il fermo dei militari.