Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Pirata investe vigilessa sulle strisce

default_image

Tiburtina L'auto intestata al proprietario di altre 70 vetture. Allarme del Sulpm

  • a
  • a
  • a

.È un rompicapo per i vigili urbani del V Gruppo. La vittima, una vigilessa di 40 anni libera dal servizio, non ha subito ferite gravi oltre alla frattura di una spalla. Ieri intorno alle 8 del mattino, la vigilessa dello stesso Gruppo stava attraversando la Tiburtina all'altezza del civico 520, davanti alla filiale della banca Bnl. L'auto pirata, una Peugeot 206, non ha visto il pedone, ha frenato ma non è servito: la donna è stata colpita e sbattuta a terra. Molti i testimoni che hanno assistito all'incidente. Più tardi sono stati loro a riferire che alla guida dell'auto molto probabilmente c'era un extracomunitario, e ad aver trascritto il numero di targa della Peugeot che è ripartita senza prestare soccorso alla poveretta, poi trasportata dall'ambulanza del 118 all'ospedale Pertini. Ora l'inchiesta è tutta in salita, persa nella selva di prestanome che nulla hanno da perdere, arruolati da gente senza scrupoli. Il motivo: stipendiano un anziano con poche centinaia di euro al mese, lo fanno figurare proprietario di decine di auto che poi vengono vendute a stranieri non in regola col permesso di soggiorno e che non dichiareranno mai la compravendita del mezzo al Pra o alla Motorizzazione, come richiesto dalla legge. Risultato? Risalire al conducente diventa più difficile, un'impresa, perché non è lui il proprietario della vettura. «Questo delle proprietà di più auto intestate a una sola persona - commenta il vicesegretario del sindacato della Muncipale, il Sulpm, Stefano Giannini - è un meccanismo che viene fatto scattare per poter bypassare l'effettiva proprietà. Così - aggiunge - organizzazioni di malaffare trovano un prestanome, nullatenente, a cui intestano centinaia di auto e poi vengono mandate in circolazione, rivendute tramite un mero atto privato non registrato, con assicurazioni false o guidate da immigrati clandestini senza patente o da ricettatori». Conclude Giannini: «Occorre un intervento legislativo che attribuisca la corresponsabilità per venditore e acquirente nel caso di mancata individuazione dell'autista del mezzo».

Dai blog