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Sì della giunta al caro-taxi

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«Unatto dovuto - ha spiegato l'assessore alla Mobilità, Antonello Aurigemma - che ratifica quanto stabilito dall'Aula Giulio Cesare e che abolisce la tariffa extraurbana oltre il Grande Raccordo Anulare fissando un tariffa progressiva unica». Le nuove tariffe entreranno n vigore «non appena saranno espletate tutte le procedure necessarie alla loro applicazione - continua Aurigemma -. Insieme alle nuove tariffe entrerà in vigore anche la nuova disciplina, che prevede un adeguato decoro nell'abbigliamento, massima cortesia da parte della categoria nei confronti dell'utenza, in particolar modo di quella più debole, e l'obbligo di pubblicità delle tariffe sulle autovetture. Un provvedimento che si unisce all'operazione di trasparenza iniziata con l'apertura del box informativo presso l'aeroporto di Fiumicino, che ha già evaso migliaia di richieste. È la prima volta - ricorda l'assessore - che l'intera manovra tariffaria è stata sottoposta al voto dell'assemblea capitolina, così come è la prima volta che le tariffe sono state sottoposte al vaglio di una commissione istituita per stabilire la congruità degli adeguamenti. Una dimostrazione della trasparenza con la quale vuole operare questa Amministrazione». Con l'adeguamento dei tassametri alle nuove tariffe verrà introdotto anche il meccanismo della «ricevuta» non a fini fiscali ma di trasparenza nei confronti dell'utente del servizio. Una magra consolazione insomma per i cittadini che, comunque, si troveranno a pagare di più, soprattutto nelle corse brevi. Il costo per una corsa aumenta infatti del 54% per i primi 5 chilometri. Cinque euro in più poi per le tratte da e verso gli aeroporti (Fiumicino passa da 40 a 45 euro; Ciampino da 30 a 35). Abolita invece la «tariffa 2», vale a dire quella extraurbana. Tutto da sciogliere invece il nodo sull'obbligo dei controlli sanitari e di sicurezza per tassisti e noleggiatori, come ad esempio le analisi per accertare l'assenza di tossicodipendenza o alcolismo. Diverse comunicazioni inviate ai tassisti, danno infatti un'interpretazione dell'applicazione della legge assai confusa, distinguendo i lavoratori autonomi, artigiani e la presenza o meno di dipendenti. Da chiarire poi i procedimenti di verifica per chi ha una licenza rilasciata in un comune diverso e dunque con regole differenti per stabilire l'idoneità alla guida e al trasporto di passeggeri. Un punto questo sul quale, presto, potrebbe riaprirsi l'intero fronte sindacale. Sus. Nov.

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