L'anno del digitale
diCARLO ANTINI Non solo film. Sempre più spesso al cinema si va per guardare partite di calcio o ascoltare concerti in diretta 3d. Multisale superattrezzate che di pomeriggio diventano sale giochi per il compleanno dei bambini. Con un solo biglietto d'ingresso offerto dal festeggiato, si mangia la torta, si brinda e si vede pure il cartoon del giorno. E ancora bar e videogiochi: una vera e propria piazza dove incontrarsi, parlare e stare insieme con la scusa del film. Quando non si tratta proprio di un intero centro commerciale. Lì la sala cinematografica fa parte di un'offerta molto più ampia che comprende anche ristoranti, negozi e librerie. Una città nella città che vede nel film solo uno dei punti d'attrazione. La parola chiave è digitale. I vecchi film in pellicola saranno solo un lontano ricordo e già ora stanno pian piano scomparendo. Al loro posto supertecnologici lungometraggi digitali, con film che oggi viaggiano su hard-disk ma che domani potranno essere trasmessi comodamente a distanza. Con grande risparmio per le casse delle case di produzione. Basti pensare che oggi in Italia per stampare film in pellicola si spendono ogni anno 50 milioni di euro. A regime, con l'arrivo del digitale in tutte le sale, i costi si abbatteranno fino a «soli» 5 milioni di euro. «Sul versante digitale siamo tra i circuiti più avanzati - assicura Andrea Stratta, amministratore delegato di Uci Cinema Italia - Attualmente circa un terzo delle nostre sale sono digitalizzate ma vogliamo raggiungere il cento per cento entro l'anno. Per noi si tratta di un investimento importante. Per adeguare le strutture, spenderemo in tutto 18 milioni di euro. Ogni sala hi-tech costa circa 70 mila euro». Cinema digitale vuol dire anche fuori programma. Con la programmazione che assume via via i contorni sempre più nitidi di un palinsesto televisivo. Soprattutto le multisale possono permettersi il lusso di un'offerta diversificata, che alterna la partita di calcio 3d al primo pomeriggio, il film in prima visione e il concerto pop e l'opera lirica la sera. «Programmeremo sempre più spesso eventi collaterali al cinema - prosegue Michele Blonna, direttore programmazione e marketing di The Space Cinema - Penso ai mondiali di calcio in 3d, alle partite di rugby e ai concerti musicali. Si può proiettare prima un cartone animato e poi una partita di calcio. Per non parlare delle anteprime. I red carpet che allestiamo al Moderno di piazza della Repubblica li trasmettiamo in diretta in tutti i cinema del nostro circuito. Puntiamo al massimo della flessibilità». Non ci nascondiamo dietro un dito. Nonostante le diavolerie hi-tech, a tutti piace sederci comodi a vedere il nostro film preferito. Allora viva anche tutti i piccoli cinema di quartiere che, anche con una sola sala, riescono a offrire pellicole di qualità. Perché non dimentichiamoci che al cinema si va pur sempre per vedere un film.