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Capitale violenta Due omicidi in poche ore

Carabinieri

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Cinque morti ammazzati in ventitré giorni. Gli ultimi due al Trullo, nella notte tra venerdì e sabato scorsi, e ieri sera a Corcolle. È il primo scorcio di questo 2011 a Roma e nel suo hinterland. Ieri sera intorno alle 23 un ragazzo è stato freddato con un colpo di pistola alla testa, l'altro ferito gravemente con una pallottola alla schiena. Il killer ha agito da solo. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Tivoli e del Nucleo investigativo del Gruppo Frascati, Carlo Ciufo (nella foto), 20 anni, e Alessio Nataletti, di 28, erano a piedi. Camminavano in via Maiolo 12. Il killer è arrivato in auto, per uccidere. È sceso dalla vettura. Ha afferrato l'arma e ha fatto fuoco. Ha centrato alla testa Ciufo, morto sul colpo, e ferito alla schiena Nataletti mentre tentava la fuga. Le ambulanze del 118 hanno trasportato il primo all'ospedale di Tivoli e l'altro al policlinico Tor Vergata in gravi condizioni. Forse l'omicidio è maturato negli ambienti della droga. Carlo Ciufo è uno degli arrestati nel luglio 2010 nell'operazione «Matrix» portata a termine proprio dai carabinieri del Nucleo investigativo del Gruppo di Frascati del colonnello Rosario Castello. Era stato indicato come uno degli spacciatori della organizzazione che dai Castelli era riuscita ad allungarsi fino a Tor Bella Monaca, Tor Vergata, Colle Prenestino, Borgata Finocchio, Laurentino e Torrino con l'appoggio di Svastichella, al secolo Alessandro Sardelli, noto alle cronache per l'aggressione ai due omosessuali all'esterno del Gay Village all'Eur. L'altro omicidio delle ultime ore è al Trullo. Si tratta di Mario Dente, uno spacciatore di 49 anni deceduto all'ospedale San Camillo dopo due pugni alla testa sferrati da un tossicodipendente già in manette. Ammazzato per una storia di droga. Ridotto in fin di vita con due pugni alla testa, portato in ambulanza dal 118 al pronto soccorso dell'ospedale San Camillo dove sarebbe morto poco dopo per arresto cardiaco. Tutto nella notte tra venerdì e sabato notte. Il giallo sull'aggressione a Mario Dente, 49 anni, sospettato di essere lo spacciatore, è durato poche ore. I carabinieri avrebbero già fermato il presunto assassino, anche lui del Trullo, con l'accusa di omicidio preterintenzionale. E a casa di Dente i militari avrebbero trovato dosi di cocaina, a conferma dell'attività della vittima. Intorno alle due, in via Porzio alcuni testimoni avrebbero assistito alla scena. Dente parla con il suo assassino per una dose di droga non gradita, per uno stupefacente giudicato forse di qualità scadente. Il tossicodipendente rivuole i soldi, non è per niente soddisfatto. Dente invece si sarebbe rifiutato di restituire il denaro. Il diverbio quindi sarebbe degenerato. Il tossico ha alzato le mani prendendo a pugni lo spacciatore crollato a terra come un sacco dopo aver preso due pugni alla testa. I testimoni hanno avvisato il 112, i carabinieri sono arrivati sul posto facendo partire la richiesta di soccorsi al 118. Sarà l'autopsia disposta dall'autorità giudiziaria a rivelare la causa del decesso. Un responso importante per capire se si è trattato davvero di omicidio preterintenzionale, causato cioè dai pugni sferrati ma non l'intenzione di uccidere, oppure da un altro evento.

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