Volpe a spasso nei Mercati di Traiano
Lieto fine della "visita archeologica" di una volpe intraprendente ai Mercati di Traiano. Domenica mattina l'animale era stato protagonista di una originale incursione tra i resti del sito archeologico approfittando, pare, dell'apertura di una porta durante le pulizie. L'animale sarebbe stato visto sgaiattolare all'inseguimento dei gatti di Miciopolis, la colonia gestita con discrezione dai volontari all'interno dei Mercati. A quale scopo la volpe inseguisse i mici non è dato sapere. Tante le ipotesi: uno spavento, curiosità oppure attratta dalle pappe dei mici per fare bisboccia. Nella folle corsa però la volpe si è dimostrata poco furba ed è caduta dal matroneo alla Grande Aula per poi far perdere le sue tracce in una cisterna dove sono le anfore della collezione Dressel. Sul posto vigili, veterinari della Asl, esperti della Protezione Civile capitolina. Tutti a lambiccarsi su come "catturare" la volpe, evitando traumi all'animale e danni alla collezione. Alla fine si è deciso di prenderla "per la gola" e una gabbia con l'esca ha fatto scattare la trappola nella notte. L'operazione si è conclusa con successo. Lo assicura una nota del Campidoglio e lo confermano le ottime condizioni di salute dell'animale trasferito, dopo una prima visita di controllo, al Centro di recupero fauna selvatica della Lega Italiana Protezione Uccelli. «È un maschio di circa 4 anni, in buona salute e ha un mantello perfetto - dice Francesca Manzia, responsabile del Centro - Lo sottoporremo a ulteriori esami e poi sarà rimesso in libertà. Non certo nei Mercati ma neppure in aperta campagna. Sono animali urbanizzati e allo stato selvatico non potrebbero sopravvivere». Lo avvalora anche Fulvio Fraticelli, zoologo e direttore scientifico del Bioparco: «Probabilmente la volpe è partita dalla Caffarella ed è giunta ai Mercati attraversando il corridoio verde dell'Appia Antica, Villa Celimontana e Celio. La volpe è un'animale esploratore e questa ha fatto come Ulisse, si è spinta a vedere oltre le colonne d'Ercole ed è rimasta intrappolata». Fraticelli spiega che le volpi cittadine sono molte. «Oltre a nutrirsi di topi e roditori trovano cibo tra i rifiuti. Sanno perfino quali sono i cassonetti aperti, dove vanno a "fare la spesa"». Per questo l'esperto fa la sua ricostruzione dei fatti: la volpe potrebbe frequentare spesso l'area perché interessata ai croccantini dei gatti o, forse, ai granchi d'acqua dolce che da millenni vivono proprio nel sito archeologico. Chissà se la volpe se n'è accorta, oppure se ha fatto come nella favola di Fedro... nondum matura est.