Strade piene di rifiuti per colpa degli orari

In teoria il sistema di raccolta differenziata nel quartiere Aurelio è entrato a regime. In pratica, a sentire i residenti e commercianti coinvolti, ma soprattutto a vedere i cassonetti stracolmi di rifiuti e i sacchi della spazzatura che vengono lasciati ai loro piedi ogni giorno, si fa fatica a crederlo. Perché foto e parole della gente lo testimoniano: il sistema, così come è stato programmato, non funziona. Gli orari di raccolta sono troppo rigidi, secondo la maggior parte degli intervistati, i sacchetti della spazzatura vengono consegnati negli androni dei palazzi sì, ma «solo se a richiesta», spiega Stefano che ha un negozio vicino piazza Irnerio. Proprio tra i commercianti coinvolti nella raccolta il malcontento è maggiore: «Passano ogni sera a ritirare l'umido – racconta Piero, titolare di un bar nella zona – e noi siamo costretti a rimanere tutto il giorno con la spazzatura nel locale». Tolti dalla strada i cassonetti verdi e grigi dove venivano gettati gli scarti alimentati e organici, la gente, un po' per disinformazione, un po' anche per pigrizia, non fa altro che continuare a gettare i propri sacchetti là dove quei cassonetti erano posizionati, quindi, ora che quei cassonetti non ci sono più, per terra.  «Ogni giorno lo stesso panorama – racconta ancora Stefano – i sacchi della spazzatura cominciano ad accumularsi da metà mattinata accanto ai cestoni bianchi e blu rimasti, e nel tardo pomeriggio sembra di essere a Napoli tanti sono quelli accatastati». Un problema non da poco, secondo i residenti. Marina lo spiega bene: «Se io devo fare la differenziata e portare la spazzatura al camioncino che passa la mattina presto, ma poi mi accorgo che solo attraversando la strada c'è un cassonetto grigio per l'umido, secondo lei cosa faccio? Non differenzio e la butto lì. Se un sistema deve entrare a regime, che almeno coinvolga tutto il quartiere e non soltanto una parte». Chi abita e lavora in zona è scoraggiato. «Gli orari per gettare l'umido sono troppo rigidi incalza Ionela - Ci vorrebbero almeno due fasce orarie, la mattina e la sera, in modo da incentivare le persone a fare la differenziata». E non sono pochi, poi, quelli che non sanno ancora del nuovo sistema. «La differenziata? - chiede Sabina – non sapevo neanche fosse partita in questo quartiere. Io continuo a gettare i rifiuti nei cassonetti rimasti in strada, sinceramente».