Ospedale dei Castelli
ChiaraRai ARICCIA Oltre 300 mila cittadini dei Castelli sarebbero le vittime di un grande bluff. Quello della famigerata realizzazione dell'Ospedale dei Castelli. Un'opera dall'eterno travaglio: cancello sempre chiuso sulla via Nettunense dove nessun operaio è mai stato visto al lavoro. Lo confermano anche gli abitanti della zona. E sfuma ancora la speranza di vedere il nosocomio «realizzato nel 2013» come promesso, più volte, dal primo cittadino ariccino Emilio Cianfanelli. «L'ospedale dei Castelli è solo "un affaire" e non un'opera finalizzata a sanare i problemi di salute di noi cittadini - afferma il comitato in difesa della salute "Lo scudo" - Il cantiere è eternamente fermo, Cianfanelli è solo spinto dagli interessi legati al comparto privato. Ci prende in giro». Ieri l'intero Pd si è riunito ad Ariccia in un incontro: «Giù le mani dal nuovo ospedale dei Castelli». Il vicepresidente del Consiglio regionale, Bruno Astorre ha ben chiare le prossime mosse, «I lavori devono riprendere - ha detto - chiediamo un urgente incontro con il governatore del Lazio Renata Polverini perché i cittadini hanno bisogno di quest'opera». Ma i lavori non erano già ricominciati i primi giorni di gennaio? Facendo qualche passo indietro si capisce in che garbuglio sono finiti i cittadini. La celebre «posa della prima pietra» è avvenuta durante le elezioni regionali, a marzo del 2010. Ad agosto scorso, la Asl interrompe i lavori perché non riceve alcun via libera dalla Regione. A Natale, il Collegio di Vigilanza, presieduto dal sindaco di Ariccia Emilio Cianfanelli ne delibera la ripresa. Il collegio fu costituito per il controllo dell'attuazione dell'accordo di programma, siglato nel 2007 tra Comune, Asl e Regione in merito alla costruzione del nosocomio. Poi i primi giorni di gennaio ripartono i lavori. Fino a quando non arriva lo stop della Regione. Lo scorso 10 gennaio, infatti, una lettera del segretario della Presidenza di Giunta, intima l'arresto del cantiere sulla Nettunese perché il sindaco non era autorizzato a dare l'ok per il via ai lavori. E allora Cianfanelli si rivolge alla magistratura, certo della legittimità delle sue azioni. «I lavori - dice il primo cittadino di Ariccia - continuano». Avrà luce l'opera?