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La bimba picchiata non è più in pericolo

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Sitratta di S.P., 31enne, operaio di San Felice Circeo, convivente della mamma della bambina. È accusato di maltrattamenti. Mentre i Carabinieri, su delega della magistratura, continuano le indagini (ieri sono state poste sotto sequestro le cartelle cliniche degli ospedali Fiorini di Terracina e Gemelli di Roma), dal nosocomio della Capitale arrivano buone notizie: la piccola è tornata ad essere cosciente e respira autonomamente. Ieri, dunque, è stata una giornata densa di avvenimenti. Si è incominciato a chiarire il quadro familiare. M., la madre della bimba, ha un matrimonio alle spalle. La donna, 41 anni, bracciante agricola ha altri due figli, che ora vivono col padre naturale. Dopo aver lasciato il marito, avrebbe iniziato una convivenza con M.C., operaio, dal quale avrebbe avuto la piccola V. Anche questa convivenza si sarebbe conclusa e la donna ne avrebbe iniziata un'altra di recente. Durante la giornata ha preso piede l'ipotesi che non sia stato un incidente domestico a causare l'emorragia cerebrale e le ecchimosi al volto, alla testa e alla schiena della piccola. Tutto avrebbe rimandato a delle percosse. Ma di chi? Padre e madre hanno fornito versioni discordanti, finendo per accusarsi a vicenda. Al vaglio della Procura anche la posizione del convivente attuale della mamma, che sabato si trovava con la bimba, mentre la donna si era recata al lavoro. A carico dei genitori è stato disposto il divieto di visitare la piccola. Ieri in serata la notizia che la prognosi era stata sciolta e che la piccola sarebbe stata presto trasferita in reparto.

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