"Quindi?" Ecco il tour di Max Gazzè
Max Gazzè in concerto domani sera all'Auditorium Conciliazione con il tour dal titolo «Quindi?». E i fan si scatenano su internet. C'è chi, come Sara, dopo averlo visto dal vivo esibirsi a Palermo, nel suo forum lascia un laconico «Torna presto». Altri fremono e trasmettono messaggi sul toto canzoni, da scegliere tra quelle che il cantautore potrebbe eseguire. Silvia lo cita attraverso la frase «... perché sai, non capita poi tanto spesso, che il cuore mi rimbalzi così forte addosso!». È una delle «sentenze» clou del Gazzè tanto amato. Quello schietto, del brano «Il solito sesso». Impossibile non eseguirlo sul palco, la reazione sarebbe una composizione di visi lunghi. È proprio lo zoccolo duro degli appassionati che, attraverso il forum firmato Gazzè, avanza richieste precise. Cioè i brani più famosi, tanto adorati quanto riproposti a loop nelle radio. Le canzoni di Sanremo, i ritornelli che l'hanno reso celebre insomma. Ebbene i fan, domani sera, saranno accontentati. Sì, proprio loro che seguono ogni respiro di Gazzè, che faccia un film, che canti, che parta in tour (teatrale). Francesco posta: «Max, ironico, dinamico e originale sarà ospite alla trasmissione "Parla con me"». Mette in poche parole i manifesti dell'evento, visto che il «suo» divo sarà presente sul piccolo schermo, a disposizione di tutti. Il suo entourage assicura: in scaletta non mancheranno «Una musica può fare», «La favola di Adamo ed Eva», «L'amore pensato», «Il timido ubriaco», «Vento d'estate», «L'uomo più furbo». E anche gli ultimi successi dal nuovo album «Quindi?» a cominciare dai singoli «Mentre dormi» e «A cuore scalzo». Finirà mai di stupirci? I benpensanti, che avranno tremato più di una volta sulle poltrone al solo sentire brani come «Il solito sesso» - domani sarà riproposto - hanno avuto anch'essi modo di apprezzarlo. Con un film dal titolo «Basilicata coast to coast» (2010). Una pellicola genuina, che racconta il lato nascosto dell'Italia, quel lato «B» tanto trascurato. Una Basilicata che si racconta anche attraverso i silenzi dello stesso Gazzè. Lui recita nel film la parte di un muto. La sua è la storia di un amore perduto. Il dolore gli ha tolto la parola, ritrovata grazie all'inizio di un nuovo sentimento (è Giovanna Mezzogiorno che gli fa cambiare idea e gli fa ritrovare il sorriso. O almeno è questo che lo spettatore si aspetta e si immagina visto che, dopo le prime parole - quasi bofonchiate - arrivano i titoli di coda). Meglio il Gazzè tutto basso e canzoni o meglio il Gazzè in vesti cinematografiche? Che dire, meglio il Gazzè in tutte le salse (meglio se piccanti).