Adottato dal mercato di Ponte Milvio
Almercato di Ponte Milvio ha trovato il lavoro e, in un certo senso, anche una famiglia. «Da una settimana sono letteralmente rinato» dice Mauro Cattani, ex detenuto di 51 anni, che voleva rifarsi una vita, dopo aver saldato il conto con la giustizia. Ma la sua storia forse ancora oggi non avrebbe avuto il lieto fine senza il programma Retis di Roma Capitale - Assessorato Promozione dei Servizi Sociali, coordinato da Programma integra, e dedicato alla promozione dei processi d'inclusione sociale delle persone fragili. Il Tempo ha segnalato il caso. L'assessorato alle Politiche sociali ha risposto. «Abbiamo ricevuto la segnalazione per questa persona e ci siamo attivati attraverso il programma Retis» conferma l'assessore Sveva Belviso che ricorda che «l'obiettivo dell'iniziativa è connettere i bisogni e fabbisogni delle persone più vulnerabili in termini di accesso e permanenza nel mondo del lavoro con il sistema delle opportunità territoriali». Proprio quello che serviva a Mauro. Grazie a Retis da lunedì scorso lavora in uno dei più antichi mercati di Roma, quello di Ponte Milvio, come addetto alla raccolta differenziata dei rifiuti, dal lunedì al sabato, per sei ore al giorno. Anche stamattina alle 7 in punto, puntuale come un orologio svizzero, Mauro tornerà tra i banchi di frutta e verdura per distribuire i sacchi della raccolta differenziata. Passerà e ripasserà ininterrottamente fino all'una chiedendo con garbo: «Signora, è pieno il sacco?». E caricherà sulle spalle quelli zeppi di foglie di carciofi e scarti di puntarelle e cicoria capati dalle mani esperte delle verduraie di Ponte Milvio. «Qui mi hanno accolto subito come uno di famiglia» racconta finalmente soddisfatto Mauro. Era senza speranza, ridotto pelle e ossa da un digiuno forzato dalla disperazione e dalla voglia di protesta. In una settimana di lavoro quasi non l'ho riconosci più. È rifiorito, un'altra persona. «Ho trascorso anni a cercare inutilmente un lavoro - racconta Mauro - ho scritto lettere raccomandate facendomi prestare i soldi per la posta anche a tutte le più alte cariche dello Stato». Ma senza risultato. Poi la svolta con l'approdo al programma Retis con la cooperativa sociale Il granellino di Senapa. Ora che ha svoltato, per Mauro l'ultimo nodo da sciogliere è la casa. Ne abita da anni una comunale in via Padre Romualdo a Spinaceto. Ma deve pagare un conto salato - 23 mila euro - perché «nel 2003 le rate sono quintuplicate inspiegabilmente dopo la morte della ragazza che stavo per sposare e con cui coabitavo».