«La F1 è stata politicizzata Andava presentata prima»

Alemannoaveva detto che avremmo presentato il progetto del Gran Premio solo dopo la sua approvazione». Maurizio Flammini, presidente della FG Group e promotore della Formula Uno all'Eur, è quasi certo che «se la presentazione fosse avvenuta prima, mostrando la bontà del progetto, non ci sarebbero stati contrasti. Purtroppo è stata un'operazione troppo politicizzata». A dargliene prova sono state le parole di una lettera che Bernie Ecclestone gli ha inviato lo scorso 18 gennaio. «Io penso che se tu avessi avuto il permesso che era previsto prima per il 18 dicembre 2009, poi per il 31 marzo 2010 ed esteso al 31 dicembre 2010 allora non ci sarebbero stati problemi - si legge nella missiva del patron della Formula Uno - Sfortunatamente questo non è avvenuto. Io so che tu hai fatto grandi investimenti e hai lavorato duramente per portare una gara di Formula Uno a Roma. Io penso che tu sia cosciente che io ho fatto tutto quello che ho potuto per aiutarti a farla diventare una realtà». Ieri pomeriggio, nell'Auditorium dell'istituto Massimo all'Eur, Flammini ha voluto comunque presentare il progetto costato oltre 14 milioni di euro. «L'erede del Gran Premio ora è Roma Formula Futuro - ha spiegato Flammini - Un progetto che prevede 50 eventi di sport, cultura e musica, iniziato a dicembre con le luminarie natalizie in via Frattini e viale Europa di Roma by Light». La presentazione di «Dalla F1 a Roma Formula Futuro» è stata l'occasione per Flammini di donare al sindaco Alemanno il Parco dello Sport, un centro dotato di attrezzature sportive studiato per la riqualificazione delle Tre Fontane. Il progetto prevede la realizzazione di un palazzo delle arti e dello sport in grado di ospitare campi da basket, volley e pattinaggio. Ma anche un'area per il rugby, una pista ciclo-pedonale e un centro per il Comitato italiano paralimpico. Per il primo cittadino «Roma Formula Futuro è un progetto che rilancia l'Eur, trasformerà le Tre Fontane e rafforzerà la nostra candidatura alle Olimpiadi del 2020. Il secondo polo turistico deve diventare una realtà. Faremo di tutto, questa volta, per combattere la politica del no».