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Cade e pensa di essere romano

Roma, vigili urbani

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Quante volte, di fronte a un'improvvisa dimenticanza, ci siamo sentiti redarguire in malo modo: «Ti ricordi solo di quello che ti fa comodo». È un rimprovero che forse perseguiterà per un pezzo un ingegnere informatico di 42 anni di San Giuliano. L'uomo, insegnante in un istituto tecnico napoletano, era caduto battendo la testa. E si era scordato di tutto, tranne di Roma. Vano ogni tentativo di riportarlo alla realtà. Come lo smemorato che «ha troppa memoria da ricordare» e per questo «la cancella», il nostro professore innamorato di Roma ne ha costruita una artificiale: si è convinto di essere romano anziché di Napoli, di avere una casa nella capitale. E modellando le sue azioni alla sua nuova realtà - cui ha finito per credere - ha improvvisato un viaggio in autostop per raggiungere la Città Eterna. Ecco come. Due settimane fa il professore, insegnante in un istituto tecnico del Napoletano, era caduto battendo la testa mentre andava alla lavagna. Ricoverato all'ospedale di Napoli per trauma cranico il quarantaduenne era stato dimesso dai medici, nella convinzione che la memoria sarebbe di lì a poco ritornata. Invece macché. Una volta a casa, il professore si è sempre più convinto di essere romano. «Che ci faccio qui - continuava a ripetere alla compagna - la mia casa è a Roma». Inutile ogni tentativo per convincerlo del contrario. All'insaputa dei familiari, s'è messo in viaggio facendo l'autostop. Un autotrasportatore ignaro che l'uomo cui stava dando un passaggio fosse uno smemorato lo ha accompagnato fino a piazza San Pietro, dove il professore è arrivato martedì mattina. Poi è salito su un autobus ed è sceso a piazza Venezia. Qui lo hanno notato i vigili urbani del I Gruppo, diretto da Cesarino Caioni. L'uomo si aggirava pronunciando frasi sconnesse ed in preda ad uno stato di visibile alterazione. Gli agenti della polizia municipale del Centro Storico che stavano salendo sulla pedana si sono accorti della sua presenza e lo hanno avvicinato per aiutarlo. L'uomo non ricordava il suo nome né il suo domicilio risultando molto disorientato. Sul posto sono intervenuti anche gli specialisti del Nucleo Assistenza Emarginati che attraverso i suoi pochi effetti personali sono riusciti a risalire alla sua identità. Fondamentale è stato il cellulare con cui si è potuto stabilire un contatto con la consorte. La ricostruzione delle varie tappe del viaggio è stata effettuata presso gli uffici della Municipale in viale Trastevere dove è stato raggiunto dalla sua compagna. La donna emozionata nel riabbracciare l'uomo aveva sporto denuncia per scomparsa presso i carabinieri di Napoli. Ed aveva tappezzato di manifesti i muri della città con la foto del suo amato scioltosi come neve al sole.

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