Il sindaco cancella le merendine
Basta merendine e spuntini carichi di grassi che fanno schizzare alle stelle il colesterolo. «Bisogna tornare al passato, ai prodotti naturali, alla cultura contadina delle nostre terre». Eligio Rubeis, a un anno e mezzo dall'elezione a sindaco di Guidonia, ha deciso di lanciare la sua campagna salutista per sconfiggere l'obesità: via i cibi lavorati chimicamente dalle macchinette automatiche nelle scuole e negli uffici pubblici. Veramente vuole eliminare le merendine dalle scuole? Per molti studenti sono quasi un'istituzione... «Bisogna fare qualcosa, non si può andare avanti così, con un bambino su cinque che è obeso e uno su tre che è sovrappeso». Come le è venuta questa idea? «Ho avuto la fortuna di crescere in una famiglia contadina (Rubeis è nato 51 anni fa a Borgorose, paese di montagna al confine con l'Abruzzo, ndr). Mia mamma mi faceva mangiare solo prodotti genuini che venivano dal duro lavoro della terra. Se provavo a prendere una merendina me la toglieva subito. I bambini devono cominciare a mangiare bene anche quando fanno merenda a scuola dove spesso restano anche tutto il pomeriggio». Cambieranno anche i menù delle mense scolastiche? «Certo. Dal prossimo anno ci saranno piatti nuovi. Frutta di stagione, prodotti agricoli e zootecnici privi di ogm o provenienti dal commercio equo e solidale. Dobbiamo incentivare la filiera corta. E poi cibi senza glutine per i celiaci». I fornitori appoggiano la vostra rivoluzione alimentare? «Abbiamo già inviato una circolare alla Bioristoro (la ditta che prepara i pasti scolastici) e alla Super Matic (l'azienda che rifornisce i distributori e gli uffici pubblici) perché sostituiscano la fornitura attuale con prodotti biologici non addizionati. La risposta è positiva». Quando sarete pronti? «Abbiamo fissato un incontro con i fornitori. Dal prossimo anno partiremo in tutte le scuole. Anche nei centri anziani devono iniziare a usare i distributori che utilizzano l'acqua depurata liscia o frizzante». Non pensa che i bambini potranno prenderla male? «Senz'altro. Fosse per loro mangerebbero tutto il giorno patatine e merendine. Lo vedo con i miei nipotini. Ma sta a noi adulti educarli a nutrirsi in maniera sana. Altrimenti poi dobbiamo portarli un'ora al giorno dal dietologo». Sindaco, dica la verità, lei non ha mai sgarrato? «Fortunatamente non mi piace fare colazione con i cornetti. Ma devo confessare che ogni tanto cedo anche io. Vado pazzo per le merendine Fiesta. Spesso, per la fretta di mettere sotto i denti qualcosa, ne mangio una. Poi però mi accorgo che mi porto dietro il peso tutto il giorno. Serve uno sforzo per rinunciarci. Uno sforzo che dobbiamo trasmettere ai giovani».