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Seimila bollette pazze

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MichelaMaggiani GUIDONIA Più di seimila bollette pazze dei rifiuti a Guidonia. Sono cinquemila gli avvisi di accertamento e 1.200 le notifiche di comparaizione arrivate negli ultimi giorni ai cittadini. Queste le cifre della bagarre che si sta consumando presso gli uffici tributi del Comune di Guidonia Montecelio. I guidoniani, infatti, stanno ricevendo il conto della Tarsu non pagata nel 2004. «Il problema di questi avvisi – spiega l'assessore alle Finanze Adriano Mazza – è che la società che gestisce il servizio di accertamento e riscossione, la Tre Esse, ha scritto che chi paga in ritardo paga di meno. Questo renderebbe tutti gli avvisi nulli con conseguente grave danno erariale per il Comune che sta già verificando con la propria avvocatura se e come rivalersi sulla Tre Esse». Anche il presidente della commissione Finanze, Alberto Morelli, in Consiglio comunale aveva precisato che «tutte cartelle sono da annullare perché gli atti sono viziati da indicazioni errate e quindi sono nulli e non potrebbero neanche essere riemessi perché nel frattempo prescritti perché sono passati più di cinque anni». Chi ha pagato entro i 60 giorni previsti ha quindi versato più del dovuto. A questo proposito dagli uffici del sindaco fanno sapere chiarisce che esiste una convenzione con la Tre Esse con la quale si affidano a lei tutte le spese legali. In caso di contenziosi con i cittadini, quindi, a risponderne è il Comune ma sarà la Tre Esse a pagare le spese legali, limitando forse un po' i danni. Inoltre, ci sono anche circa 200 avvisi non recapitati perché i numeri civici sono sbagliati o non ci sono affatto. «È un errore del Comune – ammette Mazza – che non ha fornito alla Tre Esse i dati aggiornati. I cittadini però sono spesso evasori inconsapevoli. Per loro c'è un servizio continuativo di front office al quale rivolgersi. Il consiglio è di esigere da geometri e commercialisti che tutte le carte siano sempre in regola».

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