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Autista insulta e bestemmia sul bus

Il posto di guida del conducente di un autobus

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Sarebbe sceso dall'autobus per andare a comprare le sigarette, lasciando i passeggeri sul mezzo pubblico col motore acceso e il freno a mano tirato. E una volta risalito a bordo, invece di chiedere scusa per l'interruzione della corsa, avrebbe inveito contro i passeggeri che gli chiedevano spiegazioni. Condendo gli insulti con un paio di bestemmie. Una storia pazzesca sull'autobus 5306. Se fosse vera l'Atac è pronta a prendere provvedimenti. Al momento c'è il racconto-denuncia di una passeggera, Floriana M. E una proposta: «una scritta che ricordi agli autisti le buone maniere» suggerisce la donna, da apporre sul cartello che invita i passeggeri a «non parlare al conducente». Ecco cosa racconta Floriana M., che abita in zona Prati Fiscali. Venerdì «in tarda mattinata rincasavo a bordo del 92 quando alla fermata di viale Somalia, l'autista è sceso lasciando incustodito l'autobus col motore acceso in un punto in cui la strada è in discesa ed è entrato in un bar tabacchi. Vista la calma con cui è sceso, ho pensato si trattasse di un cambio di turno. Invece dopo circa sei minuti lo stesso autista è risalito senza dare alcuna spiegazione alle molte persone in attesa forzata. Anzi ha iniziato ad inveire contro chi sottolineava la peculiarità dell'accaduto. Il tutto colorito da due bestemmie». L'autista reagisce. «A chi gli ha fatto presente che aveva interrotto un servizio pubblico a pagamento - continua a raccontare Floriana - ha risposto denigrando a gran voce il proprio lavoro e che se non andava bene potevamo andare a piedi. Dopo circa 10 minuti l'autobus è finalmente ripartito». Lasciando i passeggeri basiti. «Non so perché si sia fermato ma sono certa che se invece di aggredirci con tanta arroganza si fosse scusato, sarebbe stato semplice comprendere l'episodio. Forse il cartello che vieta agli utenti di parlare con l'autista - conclude la donna - dovrebbe includere un invito alla gentilezza da parte dei dipendenti Atac, o almeno a non insultare i passeggeri». L'Atac è pronta a fare piena luce. Attiverà «al più presto un'indagine interna» per verificare la veridicità dell'accaduto. «Una volta identificato l'autista sarà convocato e ascoltato - dicono all'Atac - una commissione deciderà, poi, in base a quanto emerso, le soluzioni da adottare. Ricordiamo tuttavia che comportamenti così disdicevoli costituiscono un'eccezione per il nostro personale che, come anche di recente ricordato dalla stampa, si distingue sempre per cortesia e professionalità».   Sulla vicenda è sceso in campo anche il nuovo assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Antonello Aurigemma. «Mi sono già attivato con i vertici di Atac per far luce sull'increscioso episodio» ha detto Aurigemma. «Il lavoro gravoso e impegnativo svolto dagli autisti del trasporto pubblico locale romano è esemplare - conferma l'assessore - e non possiamo permettere che singoli, sporadici episodi ne intacchino il valore. Una volta accertato quanto denunciato, prenderemo immediatamente i provvedimenti del caso, a salvaguardia dell'impegno che gli autisti infondono quotidianamente nella loro professione».  

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