A spasso tra siringhe e immondizia
Piazza Vittorio, un giardino dove passare un po' di tempo seduti tranquilli su una panchina a leggere il giornale, un parco dove portare a passeggio il proprio cane. Insomma, un posto dove trovare qualche ora di svago dalla frenesia quotidiana. Almeno nei desideri. Nella realtà è una distesa di bottiglie di birra gettate per terra, sacchetti abbandonati sul prato e tra le piante. E siringhe ammassate negli «angoli del buco», dove i tossicodipendenti si nascondono per «spararsi» la dose quotidiana. Chi abita qui non ne può più e vuole riappropriarsi del parco. Qualcuno ha anche preso carta e penna e ha scritto al sindaco Alemanno per ricordargli che la piazza cuore dell'Esquilino, divenuta emblema di multiculturalità, è «infestata da barboni, extracomunitari che bivaccano ovunque, drogati, spacciatori e schifosi urinatori». Monica Micò vive a poche decine di metri di distanza dai giardini, in via Principe Eugenio, e ogni giorno passa almeno tre volte da piazza Vittorio per regalare qualche minuto di divertimento alla sua Nanà, una bellissima femmina di bovaro bernese. L'altro giorno non è nemmeno riuscita ad entrare nell'area che da una decina di giorni è stata riservata ai cani e ai loro padroni: «La mattina c'era la spazzatura ovunque, il pomeriggio sono tornata e c'erano spacciatori e ubriachi che bivaccavano sulle panchine. Perché a piazza di Spagna non si può bivaccare mentre qui chiunque può fare quello che vuole?». Il problema è proprio questo. Dentro il perimetro riservato ai cani sono state messe delle panchine dove banchettano gli sbandati. Cristiana viene qui a giocare col suo jack russel di quasi due anni: «Non si può continuare così, i nostri animali rischiano di farsi male tra le siringhe e i cocci di bottiglia. Ci vorrebbero dei guardiani notturni perché è di notte che si appostano qui per drogarsi». Anche Federico Carra, proprietario di un meticcio di due anni, chiede di eliminare una volta per tutte la sporcizia: «È assurdo tenere i giardini in queste condizioni. Inoltre nessuno capisce che questa area è riservata ai cani: la staccionata è bassa e non c'è neanche un'insegna». Un gruppo di amanti del parco si è anche rivolto all'ufficio del Servizio giardini, da cui ha avuto l'assicurazione che le panchine nell'area per i cani verranno tolte. Ma servirebbero multe salate e controlli severi per impedire che questo splendidi giardini siano trasformati in una discarica. Bisogna stare attenti a dove si mettono i piedi se non si vuole incappare in una bottiglia di birra. Nell'angolo destro del parco che si affaccia su via Emanuele Filiberto si riuniscono i «tossici» a bucarsi. Un'altra distesa di siringhe si trova in cima alla piattaforma al centro del parchetto. Il presepe, invece, è ancora al suo posto al centro del parco. La capanna di paglia è completamente divelta e tutte le statue sono state rubate. È rimasto solo l'asinello.