Vuole entrare armato nella "casa" del Gf
Voleva entrare nella casa. Partecipare all'undicesima edizione della «telenovela» più realistica del piccolo schermo, il Grande Fratello. E, quando gli addetti alla sicurezza dello studio lo hanno bloccato all'ingresso, hanno scoperto che aveva con sé un coltello e un tirapugni. I poliziotti privati hanno chiamato i carabinieri, che lo hanno fermato e denunciato a piede libero. È finita così l'«avventura televisiva» di un trentottenne residente a Ciampino che ha mandato in fibrillazione il servizio di sicurezza di Cinecittà, dove la «famiglia» del Big Brother targato 2011 vive le sue giornate sotto i riflettori e le telecamere ventiquattro ore al giorno. Erano all'incirca le 20 di domenica. L'uomo si è presentato all'ingresso degli studi sostenendo di essere uno dei concorrenti e di voler entrare nella «casa» più teleripresa del mondo. Le guardie giurate, ovviamente, hanno capito che non ci stava tranto con la testa e lo hanno bloccato. A questo punto, l'aspirante concorrente avrebbe dato in escandescenze e gli uomini della security hanno chiamato il 112. Proprio in quel momento da Cinecittà passava una pattuglia del Nucleo Radiomobile dei carabinieri diretto dal colonnello Mauro Conte. I militari sono intervenuti in meno di due minuti e hanno identificato l'uomo, che non ha opposto alcuna resistenza. In tasca aveva un coltello e un tirapugni, anch'esso proibito. Il trentottenne, che è disoccupato e vive da solo a Ciampino (la succesiva perquisizione dell'abitazione ha dato esito negativo), è stato denunciato per violenza privata e porto abusivo di arma da taglio. Ai carabinieri non ha spiegato le ragioni del suo gesto ma ha pronunciato soltanto frasi senza senso, ripetendo che voleva partecipare alla trasmissione prodotta da Endemol e in onda dal 2000 su Canale 5. Portato al Sandro Pertini e visitato da uno psichiatra, è stato quindi sottoposto alle cure del caso. I concorrenti del Grande Fratello non si sono accorti di nulla. Ma non è la prima volta che viene tentata un'irruzione negli studi di Cinecittà. Durante la prima edizione un uomo armato di fionda lanciò nel giardino della casa una pallina di piombo avvolta in un biglietto, con un messaggio d'amore per Marina La Rosa.