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Furto di cavi di rame e Termini piomba nel caos

Un uomo guarda i cartelloni elettronici con i ritardi dei treni per un guasto tecnico alla stazione Termini, Roma

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A ripersarci la rabbia aumenta. Perché potrebbe essere stato un furto di cavi di rame inguainati all'altezza della sottostazione elettrica (Sse) di Roma Prenestina la causa della mattinata d'inferno alla stazione Termini, con la linea bloccata da un guasto elettrico, ritardi tra 70 e 120 minuti, e migliaia di pendolari inferociti e i tabelloni spenti. Mentre dai treni regionali in arrivo centinaia di pendolari sciamavano sui binari, costretti a una maratona di due chilometri sulle traversine, compresi anziani e bambini. Dalle 8 alle 9 è stato il caos. Presi d'assalto i box informazioni di Trenitalia, in particolare quelli delle Frecce italiane. «Non funzionano neanche i cartelloni - racconta un signore in attesa - non sappiamo cosa dobbiamo fare. Dovevo partire per Lecce e non so quando ci riuscirò. La prossima volta prenoto in aereo». «La partenza era prevista alle 10 su un Freccia Rossa per Milano - ha spiegato una ragazza che tenta di parlare insieme alle sue amiche con un operatore di Trenitalia - siamo bloccate a Roma, dovevamo raggiungere altre amiche e da lì partire in aereo per Londra. Non ci posso credere, è la solita storia». I pendolari in arrivo si sono dovuti armare di santa pazienza. «In centinaia - ha spiegato Maria Caruso a bordo di un treno regionale da Latina - abbiamo camminato sui binari per raggiungere la stazione. C'erano anche anziani e bambini, e chi aveva le valigie ha faticato a camminare sui binari. Nessuno ci ha avvertito del guasto: per mezz'ora siamo stati fermi a due chilometri dalla stazione ma poi, visto che nessuno ci diceva nulla, abbiamo aperto le porte e siamo scesi». Ferrovie italiane ha avviato un'inchiesta interna. I tecnici stanno verificando la possibile correlazione fra il furto di 200 metri di rame. «Abbiamo immediatamente avvisato i passeggeri cercando di metterli sui primi treni utili - ha detto il responsabile dell'assistenza di Roma e Napoli di Ferrovie dello Stato, Pasquale Cammisa -. Abbiamo deviato anche alcuni treni diretti a sud verso la stazione Tiburtina per consentire ai passeggeri di arrivare alle loro destinazioni, seppur con ritardo».   Sul piede di guerra le associazioni dei consumatori. Il Codacons ha annunciato un esposto alla Procura della Repubblica «affinchè apra una inchiesta per interruzione e turbativa di pubblico servizio». Adoc, Movimento consumatori, Adusbef e Federconsumatori chiedono il risarcimento immediato dei disagi subiti dai cittadini. Il Movimento Difesa del Cittadino lamenta l'assenza sul sito di Trenitalia di un avviso immediato ai viaggiatori. A proposito di questo l'assessore regionale Francesco Lollobrigida spiega di aver chiesto «una immediata relazione da parte di Trenitalia e scritta alle Ferrovie dello Stato perchè intervengano su Rete Ferroviaria Italiana al fine di assicurare informazione puntuale sui disagi che vengono in essere».  

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