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Con Antonio Pappano si riparte da Mahler

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diLORENZO TOZZI Riparte, dopo la pausa natalizia, il cartellone sinfonico della stagione dell'Accademia di Santa Cecilia, anche quest'anno attenta alle celebrazioni centenarie. Insieme a quella di Liszt (bicentenario della nascita) ricorre infatti nell'anno ormai in corso il centenario della morte di Gustav Mahler, il grande direttore e sinfonista boemo che ha segnato l'età della decadenza della tarda Romantik verso i nuovi orizzonti del Novecento. L'omaggio era invero iniziato già nel 2010, centocinquatenario della nascita, e prosegue da oggi (repliche lunedì e martedì) in Sala S. Cecilia sotto la bacchetta di Antonio Pappano con la Sinfonia n.6 La Tragica in la minore, composta nel 1903-4 ed eseguita per la prima volta ad Essen sotto la direzione dell'autore nel 1906. Per la prima volta, nonostante la durata e l'organico allargato, Mahler torna alla forma classica della Sinfonia in quattro movimenti basata su una tonalità principale e senza eccessivi intenti descrittivi, anche se vi appaiono nel secondo tema il ritratto della moglie Alma, nel terzo movimento i giochi delle due bimbe sgambettanti incerte sulla sabbia. Ma alla fine le voci diventano quasi un piagnucolio e l'eroe cade nel Rondò finale sotto tre sonori colpi del destino (il maglio) in un drammatico modo minore (unico nel sinfonismo mahleriano). Nulla insomma di più autobiografico e personale come testimonia la moglie: «Nessuno dei suoi lavori lo commosse tanto profondamente al primo ascolto, come questo.» E di lì a poco il destino doveva davvero bussare alla porta del compositore con le sue dimissioni dall'Opera di Vienna, la morte della figlioletta Maria di quattro anni e l'affacciarsi della fatale cardiopatia. L'epilogo della eroica lotta dell'uomo contro il destino, avviato già nella Quinta beethoveniana, approda qui però ad un epilogo appunto tragico che la faceva considerare da Bruno Walter «desolatamente pessimistica, gronda dell'amara coppa della vita umana» Per chi predilige invece atmosfere più distese domani mattina per le Lezioni di Musica (ore 11 sempre in Sala S. Cecilia) Pappano tornerà a disquisire amabilmente sulle Donne di Puccini, seconda puntata di una fortunata esplorazione dei ruoli femminili nell'opera pucciniana, da Cio Cio San a Turandot, da Mimì a Tosca, da Manon a Lauretta. Un piacevole modo di accostarsi alla lirica step to step.

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