Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

La griffe fa boom

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

ValentinaConti I più gettonati sono stati scarpe, piumini e cappotti, intimo e accessori. Ieri, nel giorno dell'Epifania, full immersion di shopping nelle vie del centro storico prese letteralmente d'assalto. Dopo le abbuffate natalizie, un torpedone di giovani, anziani, famiglie con bambini al seguito, modaioli e semplici curiosi ha inondato Roma. Tra vigili sfrenati a fare contravvenzioni e spettacoli in strada, un fiume umano ha guardato le vetrine ad oltranza fermandosi solo per pranzare al ristorante o al bar, per una spesa media di 50 euro a famiglia. A gettare uno sguardo da piazza San Lorenzo in Lucina verso Via Frattina sembrava davvero una processione. File di oltre mezz'ora nelle maggiori boutiques fin dalle prime ore della mattinata. Da Davide Cenci, a due passi dal Parlamento, come da Red & Blue, storico marchio di via Due Macelli, Eleonora in via del Babuino e nelle grandi griffes: Fendi, Burberry, D&G, Valentino, Chanel. È andata benissimo la vendita di calzature. Per il gentil sesso: stivali di cuoio e in gomma griffati, ballerine e decollete. Per gli uomini, stringate e modelli sportivi. Bene pure i piumini Fay e Moncler, i cappottini per signora e i completi da uomo. Come l'intimo maschile e femminile e gli accessori: sciarpe, cappelli e zucchetti in cashemere, borse e cinture. Leitmotiv: qualità e marche importanti. Delusione per gli articoli non ribassati: alcune borse Campanile, gli stivali accessoriati Hunter da Gente e le borse da sogno di alcune Maison che rinunciano a scontare. Mara ha acquistato sciarpe e guanti: «Sugli accessori si risparmia eccome», dice. Per Alessia, «basta che c'è la firma il ribasso va sempre bene». Di diversa opinione Alberto e la sua fidanzata Alessia: «Stiamo facendo un giro e non abbiamo ancora acquistato nulla», dicono. «Puntiamo sull'abbigliamento, ma vorremmo compare a prezzi abbordabili». Federica si porta contenta a casa un giubbino verde Fay con il 30% in meno. Lo aveva adocchiato da prima di Natale e aspettava il 6 gennaio, incrociando le dita che ci fosse ancora la sua taglia. È stata fortunata. Marco ha preso due paia di Tod's: «Meglio abbondare in qualità - dice sorridendo - rinunciando a qualcos'altro». «I prezzi sono ancora alti», commenta la signora Cristina, osservando i cartellini che segnano i ribassi in un negozio vicino Piazza di Spagna. «Rispetto a prima di Natale, non ho visto tante occasioni». D'accordo pure Margherita. Complice la crisi, quest'anno si punta a «comprare bene». Si va, soprattutto, sul necessario. Una marea di gente, dunque, per l'apertura dei negozi il giorno della Befana, ma pure intenta meticolosamente a fare raffronti con i prezzi delle feste. E le shopping addicts non hanno resistito alle mantelle e ai tagli corti di visone grigio, come vuole il fashion diktat del momento. Un capriccio veniale in barba agli animalisti.

Dai blog