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La Formula 1 rilancia l'Eur

Da sinistra Alemanno e Flammini

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Maurizio Flammini passa al contrattacco. Il presidente di Fg Group e di Federlazio e promotore del Gran Premio di Formula Uno di Roma dopo mesi di polemiche non ci sta più a passare per uno speculatore. A scatenare l'ultima polemica è stato uno dei 50 eventi collaterali al Gp dell'Eur: la gara sprint di sci di fondo al Circo Massimo valevole per la Coppa del Mondo del 2012. Un'idea che ha sollevato le ire del centrosinistra e che ha riportato Flammini e la Formula Uno nel centro del mirino. Lui non se ne cruccia e serafico si limita a osservare: «Apprezzo l'equilibrio del sottosegretario Giro, quando afferma che "nessun progetto è stato ancora presentato alla Sovrintendenza per i beni archeologici di Roma, organo delegato a rilasciare l'autorizzazione. Se Roma dovesse candidarsi a ospitare l'evento, la Sovrintendenza è pronta ad analizzare il progetto e a dare il proprio parere vincolante". C'è poco da aggiungere».   Un'inchiesta de Il Tempo dimostra che i residenti dell'Eur non sono poi tanto scontenti dell'idea di ospitare la Formula Uno. Anzi, sono molto favorevoli. Dipingere i cittadini come i primi antagonisti è stata quindi tutta una montatura? «Io mi limito a dire che il quartiere ha tutto da guadagnare dalla Formula Uno». Ad esempio? «Il progetto Roma Formula Futuro vuole lasciare un contributo concreto all'Eur. Si tratta, in sostanza, di un contributo di rinascita del quartiere. Fino a qualche anno fa viale Europa veniva considerato una via Frattina di periferia, il centro commerciale naturale per eccellenza. Nel tempo questa vocazione si è persa, tanto che oggi molti commercianti non riescono a pagare gli affitti dei negozi. L'Eur, inoltre, ha perso anche la sua vocazione sportiva. Alle Tre Fontane andavano migliaia di persone. Oggi solo il 40% delle strutture degli Anni Sessanta è ancora in piedi; il resto è demolito. E quel che è rimasto è fatiscente, molte strutture sono state chiuse per mesi dalla Asl. Allora sfatiamo un luogo comune: noi non creiamo problemi alle Tre Fontane, ma le vogliamo vedere rinascere con la loro vocazione sportiva. E pensare che oggi l'area viene affittata ai circhi...» Come? Quali sono i progetti per il quartiere legati all'organizzazione del Gran Premio? «L'investimento è di 153 milioni di euro, tutti privati. E su oltre 200 milioni di spesa complessiva il Comune darà un contributo insufficiente persino a coprire i costi delle opere pubbliche». Allora quale sarà il contributo del Comune? «Rilascerà diritti edificatori in cambio di opere pubbliche». Per questo il centrosinistra parla di cementificazione selvaggia dell'Eur? «Ma quale cementificazione! Noi elimineremo tantissime costruzioni fatiscenti. E poi, chi si scandalizza della concessione dei diritti edificatori è falso: è una prassi che da anni esiste nell'amministrazione capitolina». Torniamo alle opere pubbliche. Cosa regalerà il Gp all'Eur? «Il sottopasso pedonale di via Val Fiorita verrà ristrutturato e ampliato, anche per agevolare coloro che vengono dalla fermata della metropolitana. Il Parco degli Eucalipti, il Parco del Turismo e il Parco del Ninfeo verranno completamente riqualificati con nuove recinzioni di altissimo livello qualitativo per chiuderli di notte. Senza contare poi tutto il progetto per ristrutturare le Tre Fontante e ripristinare la loro vocazione sportiva».   Cioè? «È prevista la costruzione di un Palazzetto del basket, del volley e del pattinaggio con la fattiva collaborazione delle federazioni sportive interessate, che già sono state coinvolte. Si tratta di tre palazzetti in uno, con una capienza di duemila persone e una pista di pattinaggio di velocità al coperto omologata per ospitare i Mondiali. La struttura sarà polifunzionale: ci saranno due teatri e strutture di supporto a hockey, rugby e atletica. Inoltre ripristineremo la pista coperta di Nervi. Tra le strutture che verranno realizzate anche lo stadio del rugby, due campi da hockey su prato, un impianto per il pattinaggio artistico. Fiore all'occhiello dell'area sarà un parco per tutti con una pista di due chilometri per il ciclismo e il jogging e un percorso-vita dove tutti dai 5 agli 85 anni potranno svolgere attività motoria. Tutto sarà urbanizzato al meglio con strutture all'avanguardia». Come prenderanno tutto ciò i residenti secondo lei?  «I commercianti non aspettano altro. E anche gli abitanti. Basti pensare a con quanto favore hanno accolto Roma By Light, che ha illuminato due vie del quartiere, tra cui viale Europa. Un evento che ha riscosso grande eco internazionale e porterà turismo con pacchetti viaggio ad hoc». Roma By Light è uno dei 50 eventi collaterali. Quali sono gli altri, sci di fondo al Circo Massimo a parte?  «Il Centro Logistico e Ricerca e Sviluppo per Mobility Aid: 2.500 metri quadrati con un bacino d'utenza di 3.550 persone al giorno per studiare tecnologie nuove per la mobilità dei diversamente abili che realizzeremo in collaborazione con Pancalli e intitoleremo a Clay Regazzoni. Si tratta di una struttura utile anche per le Paralimpiadi in chiave Roma 2020. Inoltre realizzeremo un Centro multimediale e sala stampa permanente e il Museo del motrsport». Sarà veramente possibile disputare il Gran Premio il 25 agosto 2013. A che punto siamo con le procedure? «Le procedure sono perfettamente in linea con i tempi necessari a organizzare il Gp. Aci e Csai hanno già manifestato il proprio interessamento: non appena il Consiglio comunale darà parere favorevole formalizzeranno la richiesta alla Federazione automobilistica internazionale. Alla fine però l'unico che decide, l'unico avente diritto è Bernie Ecclestone. La data del 25 agosto 2013 è solo un auspicio del promoter, ma leggo dai giornale che da quasi due anni lo stesso Ecclestone ha registrato il marchio Formula Uno Gran Premio Roma».

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