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I residenti dell'Eur vogliono il Gp

Gp a Roma

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Favorevoli. Ecco la risposta che i residenti dell'Eur hanno dato a Il Tempo, alla domanda «siete favorevoli o contrari al Gran premio di Roma?». «Sono assolutamente d'accordo - dice Alessandro - è un'iniziativa che dovrebbe portare soldi e lavoro nel quartiere, quindi non vedo perché non farlo, e non capisco perché la gente dovrebbe lamentarsi». Tra i vantaggi che emergono, a detta dei residenti, il maggior prestigio per la zona, l'aumento potenziale dei posti di lavoro, lo sviluppo commerciale e, forse, anche i miglioramenti veri e propri per il quartiere. Certo, c'è la preoccupazione che la mobilità possa risentirne, ma se il Comune assicura che la zona non ne risentirà, allora si dicono fiduciosi. «È una novità che porterà un progresso dal punto di vista turistico e maggior prestigio per l'Eur – spiega Antonio – l'importante è che chi si sta impegnando a fare questo grande progetto lo faccia soprattutto in favore della città e del cittadino, e non per le proprie tasche. Per il resto mi sembra una grande cosa riuscire ad avere a due passi da casa il Gp». Accantonato il discorso traffico, che però tutti sottolineano essere un problema con cui chi abita all'Eur è costretto ogni giorno a fare i conti, sembra che l'idea del Gran Premio abbia solo un impatto positivo sui residenti. Soprattutto tra i giovani, fiduciosi che questa manifestazione possa portare magari nuovi posti di lavoro o quantomeno sbloccare un po' l'economia. «I soldi che saranno investiti non sono pochi e oltre a sperare che questo progetto innovativo porti nuove opportunità di lavoro – si augura Salvatore – vorrei anche che tutto il progetto preveda un investimento che resti proprio alla città. Se sono previste strutture fisse che rimarranno a servizio del quartiere mi sembra una grande cosa». Insomma, l'approccio pare assolutamente propositivo. Claudio è appassionato di Formula Uno: «Non vedo l'ora che arrivi, così mia moglie non mi romperà più mentre mi guardo la gara a casa. Adesso la vedrò dal vivo». E tra i più favorevoli ci sono coloro che hanno un'attività commerciale nella zona, con la prospettiva dei maggiori introiti che l'evento dovrebbe portare. Ma c'è anche chi si dice scettico. Come Giorgio, psicologo specializzato in studio del comportamento dei piloti, che analizza il problema da più punti di vista: «Per la città è sicuramente un evento che porterebbe un grande prestigio, basti pensare a Montecarlo, Valencia e Monza: città che a volte vengono ricordate proprio solo per questo evento. Anche dal punto di vista economico è una buona cosa per il giro di soldi e per gli sponsor. Ma se dovessi scegliere direi no. Perché dal un punto di vista tecnico-automobilistico il progetto è tutto sbagliato. Non c'è spazio per i sorpassi e questo metterebbe in gravissimo pericolo la vita dei piloti. Non ci sarebbe spettacolo e si finirebbe come a Montecarlo, dove chi si qualifica primo per la partenza solitamente vince». Ma, in definitiva, a rafforzare l'idea che si tratti di un evento positivo c'è il prestigio che porterebbe all'intero quartiere: «Finalmente anche l'Eur sarà conosciuto a livello turistico - dice Valentina - Di solito la gente va sempre e solo in centro, mentre questa zona è bellissima e col Gp lo diverebbe ancora di più».

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