Addio buste di plastica La spesa è biodegradabile
Tempo di saldi e di speranze per i commercianti capitolini, che hanno appena stilato un amaro bilancio per queste feste di Natale. Tra stime delle associazioni di categoria e cauto ottimismo per una ripresa delle vendite, la vera novità saranno gli acquisti all'insegna del biodegradabile visto che dal primo gennaio è scattato l'addio ai sacchetti di plastica e i commercianti dovranno farci i conti. Per la maggior parte dei romani si tratta di una «bella iniziativa». «Io mi sono premunita di una mia shopper per la spesa - spiega la signora Giuseppina - sapevo che da sabato sarebbe entrata in vigore questa normativa». Stesso entusiasmo da parte della signora Marisa: «Era ora che fosse bandita tutta questa plastica di cui abbiamo fatto un abuso più che un uso», mentre per Nicola è piuttosto un problema di inquinamento: «Siamo arrivati a un tasso d'inquinamento tale da non poter più scherzare su certi argomenti». C'è da scommettere quindi che da giovedì, primo giorno di saldi invernali, non saranno poche le borse della spesa biodegradabili pronte ad «accogliere» capi di abbigliamento a metà prezzo. L'ottimismo da parte dei commercianti c'è anche se a prevalere è piuttosto una certa dose di realismo. Secondo Confcommercio e Confesercenti il bilancio negativo delle feste di Natale (per la Confesercenti -20% di vendite, per Confcommercio -8%), non può che essere di buon auspicio per l'andamento di questi saldi. «Lo avevamo previsto e purtroppo è andata proprio così - dice Valter Giammaria, presidente provinciale Confesercenti - Spostare l'inizio dei saldi al giorno dell'Epifania non poteva che rallentare, o addirittura bloccare, la corsa agli acquisti di Natale da parte dei romani che hanno boicottato l'abbigliamento, spendendo per altri generi di consumo come libri o profumi». Più ottimista Roberto Polidori (Federabbigliamento-Confcommercio). Per Polidori, sostenitore della data del 6 gennaio, i saldi porteranno una boccata d'ossigeno al settore fortemente in crisi. Per entrambi si tratta comunque di un evento da sostenere visto che rappresenta ormai circa il 30% del giro d'affari complessivo. Le previsioni di spesa a famiglia sono in linea con lo scorso anno. Circa 350 euro, secondo la Confesercenti, 400 stima invece la Confcommercio. Una certezza saranno le percentuali di sconto da subito molto alte anche per le grandi firme: dal 30 al 50% fin dai primi giorni. I negozi potranno restare aperti sabato 8 e domenica 9 gennaio, secondo l'ordinanza firmata dall'assessore comunale al commercio Davide Bordoni. (Ha collaborato Angela Orecchio)