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Flammini e il diritto allo spot

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Lalibertà d'opinione è sacra: si può dire o scrivere tutto, nell'ambito dei limiti stabiliti dalla legge naturalmente. Naturalmente, si può anche criticare ogni espressione detta o scritta. Entrando nel merito davvero non si comprendono le critiche allo spot sul Gran Premio di Roma apparso su RaiUno la sera di San Silvestro durante la diretta del concerto di Baglioni ai Fori. Nello specifico, quello spot è stato pagato dal patron di Roma Formula Futuro (comitato promotore dell'evento) Maurizio Flammini. Perché scandalizzarsi, dunque, se un privato acquista uno spazio pubblicitario sulla televisione di Stato? Qual è il problema se un comitato promotore avvia una legittima campagna di comunicazione per «spingere» un evento? Se qualcuno non è d'accordo sull'opportunità di organizzare il Gran Premio all'Eur può condurre democraticamente la propria battaglia, ma argomentandola, senza attaccarsi agli spot.

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