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E dal palco se la prende con i politici

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Seentri nelle case attraverso il piccolo schermo insieme a tante opere di fantasia non puoi esserci davvero. Ecco come nasce il titolo di uno show che ha per filo conduttore la vana speranza di contrastare il fenomeno ormai endemico per cui la realtà supera ogni finzione in un'assoluta confusione. L'apertura della prima nazionale all'Auditorium Conciliazione di Roma è scoppiettante. Panariello sa già che in platea siedono la Presidente della Regione Renata Polverini, con cui condivide una campagna di sensibilizzazione per la sicurezza stradale, Renato Zero, Neri Parenti, Mario Biondi e Giovanni Veronesi e li chiama in causa con battute ad hoc. Funziona subito la dimensione satirica: «I nostri politici fanno i porno e i produttori siamo noi!» e la critica di costume: «Lo show della cronaca nera è il vero business del futuro. Se vai in galera, esci presto e hai subito ospitate, serate in discoteca, reality e pubblicità. Per andare in tv cosa non si farebbe!». E se i monologhi d'attualità sono concepiti con intelligenza, da Avetrana ormai importante come una provincia, al bunga bunga, risultano meno interessanti i personaggi nuovi come il Vaia, commentatore da bar dei fatti della vita, ma soprattutto lo scontato e ripetitivo Luingi, maestro di ballo finto-brasiliano che però sembra piacere molto al pubblico. Un piccolo must è il ritorno della Signora Italia con la sua sagacia di calembour e sfondoni. Poco incisivi i passaggi musicali, assicurati da una band e dai due cantanti Matteo Borghi e Fabiana, nonché le stesse canzoni eseguite dal protagonista. La personalità comica prevale necessariamente sul desiderio di creare un contenitore da varietà con prospettive televisive.T. D. M.

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