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Il regno di Liana Orfei tra le luci del Golden Circus

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Duefoche dalla Spagna. Ragliano in francese asini, cavallo e pony della famiglia Philippot. Pierre Giona è l'uomo che sussurra ai suoi due cavalli bianchi e quattro color bronzo: non hanno morso, né redini, né sella, neppure un finimento. Lui li chiama, uno per uno. Loro arrivano, lo circondano, lo annusano. Bisbiglia qualcosa e cominciano a correre, insieme, con Pierre che fa il capo branco, a piedi nudi. È il numero che ha meravigliato anche la Principessa Stephanie di Monaco. Gli fanno compagnia l'equilibrista Andrey Tsaplin e la domatrice di fuoco Linda Farkas, mentre Paride Orfei si concentra per animare i tessuti di Snejia e il giocoliere Giulio Lanzafame riscalda gli strumenti del mestiere. C'è tutto il mondo nel Golden Circus, il Festival internazionale del Circo di Roma che da ieri ha preso casa sotto il Tendastrisce di via Perlasca. Ci rimarrà fino al 9 gennaio. È l'appuntamento con il circo ideato, diretto e condotto da Liana Orfei. Com'era prevedibile, vale il detto «formula che vince non si cambia». Anche se di nuovo ci sono quindici esibizioni pensate come quadri in movimento, per viaggiare dalla Cina acrobatica ai cerchi e pali oscillanti tipicamente di stampo russo. Dire che i numeri sono «da circo» non rende: 30 spettacoli, 2 esibizioni al giorno, una finestra aperta sui giovani artisti con eventi di solidarietà e serate dedicate agli anziani. Quando il 1 gennaio il Golden Circus approderà su Raidue (prima serata), conosceremo il verdetto della giuria internazionale che valuterà l'artista migliore. Prezzi 13-40 euro. Informazioni tel. 06-25391562.

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