Per le acconciature delle feste ecco il diktat dei coiffeur Bon ton e cotonature anni '60
.L'acconciatura alta con una spilla di brillanti sul lato, è esattamente quella da copiare per le feste di fine anno. Va di moda il bon ton e chi ha chiome lunghe, in occasione di cenoni e veglioni vari, si può sbizzarrire. «I capelli si portano raccolti in alto - consiglia il coiffeur Roberto Carminati, nel suo salone di via Svevo a Talenti - lo chignon va al centro della testa, molto costruito, importante, cotonato per dare volume». E chi ha i capelli corti? «Può usare toupet, posticci o le extension con le clip o quelle adesive. Per averli lunghi per una notte. Le fasce di capelli si attaccano facilmente con la keratina e altrettanto facilmente si tolgono. Durano due o tre giorni. Ma anche di più. In alternativa chi non ama la "finzione" può tirarli indietro con il gel effetto raccolto-bagnato, da impreziosire con un accessorio: un fiore o un nastro che riprenda il colore dell'abito». Stesso discorso-accessori anche per i lunghi: «È di gran moda aggiungere alle acconciature dei gioielli, ad esempio un orecchino o una spilla». Niente di nuovo sotto il sole, dirà qualcuno, soprattutto se andasse a tirar fuori le foto del 1964 di Audrey Hepburn con il collega Rex Harrison alla festa per la presentazione del film «My fair lady»: acconciatura alta, accessorio prezioso tra i capelli. Non solo sul set di Colazione da Tiffany, quindi. Ma anche nella vita privata. Così interpretava l'eleganza l'attrice americana. E così la interpreta pure l'hair stylist Roberto D'Antonio che accoglie le sue clienti in piazza di Pietra. «È tornato il bon ton - conferma - i capelli raccolti come le dive degli anni '50-'60 tipo Audrey, Grace Kelly, Sofia. Basta rivedere il bel cinema di quei tempi per trarre ispirazione». Il consiglio di D'Antonio è quello di curarsi durante tutto l'anno e di non aspettare le feste natalizie per osare. Le più «pazze» potranno sentirsi un po' Lady Gaga, mettendosi in testa una parrucca colorata. «Senza esagerare, però», chiosa D'Antonio. «No» ai volumi troppo costruiti, invece, per Sergio Valente che consiglia comunque sempre qualche dettaglio-gioiello per dare luce all'acconciatura. «No» anche a perle e piume, troppo cafonal. I colori? «Riflessati, con piccole striature, graffiature tono su tono», dice Valente dal suo salone affacciato su piazza di Spagna. E aggiunge Carminati: «Il rosso è out, c'è un grande ritorno ai colori scuri, marroni e nero. Il biondo, comunque, resta sempre al top». Perché gli uomini, si dice, amano le bionde.