Maratona notturna in aula Giulio Cesare per l'approvazione della delibera definitiva sull'introduzione della tassa (o contributo) di soggiorno per i turisti a partire dal primo gennaio.
Diverseperò le novità introdotte già nel pomeriggio. Tra le più importanti l'abolizione dell'Iva sul contributo che elimina così diversi ostacoli di natura fiscale per la riscossione dell'obolo. Esenzione dal contributo poi per gli accompagnatori dei gruppi turistici e per gli autisti. Così come non dovrà pagare nulla chi soggiorna nella Capitale per accompagnare un malato nelle strutture sanitarie della città. Via libera poi a destinare il 5% dei proventi della nuova tassa. «Con il contributo di soggiorno l'amministrazione Alemanno centra due importanti obiettivi - spiega il presidente della commissione Bilancio, Federico Guidi - trovare risorse aggiuntive senza prelevarle dalle tasche dei romani, e indirizzare proprio a favore del turismo romano risorse che non vi sarebbero mai arrivate. Dal prossimo anno infatti in coincidenza delle sessioni di bilancio, le commissioni Bilancio e Turismo concorderanno con le associazioni di categoria dove indirizzare il 5% dei proventi del contributo di soggiorno da reinvestire a favore del turismo». Il presidente della commissione Turismo, Alessandro Vannini ha poi sottolineato che «si è deciso per l'introduzione di questo contributo al fine di reperire i fondi necessari per garantire l'azione amministrativa e di non gravare sui romani, bensì sui turisti che non hanno alcun onere rispetto alla città ma, anzi, usufruiscono dei servizi che sono messi loro a disposizione». Il contributo di soggiorno, ricordiamo, va da uno a 3 euro a notte a seconda della struttura ricettiva. Il contributo andrà versato anche da battelli sul Tevere e open bus. S.N.