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Ecco «Natale in Sud Africa» tra gag, truffe e sesso malizioso

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Traquesti, in prima fila, Christian De Sica, che difatti ritroviamo anche oggi protagonista di uno dei due episodi su cui il film si costruisce. Si è concessa una lussuosa vacanza in Sud Africa con la sua seconda moglie, ma avendo presto scoperto che un suo socio gli ha azzerato con una truffa il conto in banca, non sapendo come cavarsela, ritrovato per caso il proprio fratello che, a sua volta, l'aveva truffato portandogli via anche la prima moglie, escogita un mezzo molto furbo per prendersi la rivincita. Una truffa, però, tira l'altra… Al centro del secondo episodio, astutamente intrecciato con il primo, Massimo Ghini chirurgo, Giorgio Panariello macellaio, anch'essi in Sud Africa perché appassionati entranbi di caccia grossa. L'incontro però con una bellissima entomologa, lei solo a caccia di farfalle, provoca una girandola di avventure in cui, naturalmente, ha spazi maliziosi anche il sesso. Ecco, il sesso, nei film del filone non manca mai, evocato quasi sempre per creare equivoci con tutta una serie di sorprese che, imitando anche le farse, tendono ad ogni svolta a provocare il riso. Qui anche con il color locale, naturalmente, con ippopotami cui viene somministrata una purga, con leoni che scappano di fronte ai suoi effetti, con indigeni armati di zagaglie il cui capo, dal chirurgo e dal macellaio (l'accostamento è allusivo?) verrà salvato con una operazione d'urgenza. Certo ci sarà chi preferirebbe veder privilegiata la misura, evitati eccessivi doppi sensi e il gusto scoperto di passaggi pruriginosi, ma il meccanismo, così com'è, funziona e il pubblico vi si abbandona gratificato anche dalla vitalità degli interpreti principali: Christian De Sica, uno sconcertato truffatore truffato, Massimo Ghini e Giorgio Panariello, due ameni cacciatori di leoni che finiranno per vedersela solo con delle farfalle, e la sempre più nota Belén Rodríguez che, esibendosi procacemente in bikini, fa dimenticare di dover fingersi entomologa.

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