Evasione per 142 milioni Al primo posto Ici e Cosap
Lasocietà che svolge l'attività di accertamento delle entrate comunali del Campidoglio cambia nome e si dà una nuova struttura organizzativa, «che ha come obiettivo - ha spiegato l'assessore capitolino al Bilancio, Maurizio Leo - quello di effettuare un ancor più incisivo contrasto all'evasione fiscale. Il cambio di nome e di struttura serve a rendere più efficienti i servizi per i cittadini romani e per Roma Capitale». L'obiettivo del presidente e amministratore delegato di Aequaroma, Marco Fabio Rinforzi è chiaro: «Puntiamo a far sì che Aequaroma il fiore all'occhiello delle società partecipate». Leo e Rinforzi hanno poi illustrato i risultati di incremento dell'accertamento dell'evasione per il 2010 all'assemblea dei lavoratori della società, molti dei quali provenienti da Gemma Spa. Tra gli obiettivi raggiunti nel 2010 un incremento del 27,3% dell'Ici corporate accertata ma anche la predisposizione del piano regolatore degli impianti e dei mezzi pubblicitari, nell'ambito di un riordino della cartellonistica. In totale l'attività di accertamento delle entrate comunali messa in campo dalla Roma Entrate ha portato all'individuazione di 142 milioni di euro tasse (Ici, Cosap) non pagate, con un aumento del 13% rispetto al 2009, quando gli importi non pagati accertati erano stati 125 milioni. Nel dettaglio l'attivita di accertamento delle entrate comunali ha riguardato l'Ici ordinaria (51 milioni di importo complessivo intimato), l'Ici dei clienti corporate (76 milioni di importo intimato), altre imposte come il Cosap (14 milioni di importi intimati con un +20% rispetto allo scorso anno). Ad oggi, sono stati effettuati un totale di 2000 controllli e sono stati ricevuti 2081 ricorsi, 2/3 dei quali si sono conclusi con una sentenza favorevole al Comune. Sul fronte Tari, l'accertamento ha favorito l'individuazione di 60 milioni di importi non pagati, di cui 31 milioni da utenze domestiche e 28 milioni da utenze non domestiche.