La neve incanta e paralizza Roma
L'incanto è durato poco. La spolverata di nevischio che ieri mattina ha «inzuccherato» come un velo bianco la Città Eterna ha lasciato poco spazio alla fantasia e a un tocco di magia. La neve infatti faceva crollare le quote delle scommesse sulle lavagne dei bookmakers di Ladbrokes.com e metteva a dura prova i nervi di molti romani. Mentre puntuale e immediata arrivava la polemica. Il sindaco accusava le autostrade, l'Anas scaricava le responsabilità sulla Provincia. E Roma pagava. Dopo alcuni minuti di stupore con il naso all'insù a guardare i fiocchi scendere i cittadini sono dovuti tornare coi piedi per terra. Il motivo è sempre lo stesso. Il traffico. Ma stavolta, forse perché venerdì 17, la situazione si è complicata al punto da richiedere l'intervento della Protezione civile capitolina in soccorso degli automobilisti bloccati nel traffico e soprattuto nel gelo. Insomma, una serie di sfortunate coincidenze si sono fatalmente inanellate. Mentre sul litorale si «sprecavano» foto ricordo con lo sfondo suggestivo della neve al mare, sulla Cassia bis andava in onda tutt'altro film. Qui a causa di un incidente si sono registrate delle lunghe code all'altezza di Cesano, provocando il blocco della circolazione dal chilometro 5 al 20. Sulla Statale la Protezione civile del Campidoglio ha subito inviato i propri uomini con coperte e bevande calde «per effettuare - recita una nota del direttore Tommaso Profeta - la necessaria assistenza ai cittadini», di fatto imprigionati nelle autovetture. Le difficoltà alla circolazione si sono estese anche in altri tratti extraurbani come Aurelia, Tuscolana e Appia. Ma il peggio doveva ancora arrivare e nel pomeriggio la Capitale è rimasta praticamente bloccata in quasi tutti i suoi collegamenti autostradali e stradali esterni alla città. In sostanza era quasi impossibile entrare o uscire da Roma. Le ricadute del traffico della "periferia" si sono fatte sentire fin dentro la città. In particolare ha spiegato la Protezione civile capitolina «il divieto di circolazione ai mezzi pesanti sulla A24 ha creato intasamenti e lunghe code nell'area di Porta Maggiore». Una situazione che ha fatto andare su tutte le furie il primo cittadino. «Credo che le autorità competenti debbano accertare le eventuali responsabilità di questo blocco - ha detto Alemanno - che si è verificato in particolare sulla Cassia Bis e sull'Autostrada Roma-L'Aquila, in tratti di strada che sono competenze di Società Autostradali e dell'Anas. Una città come Roma - ha concluso il sindaco - non può rimanere bloccata proprio sulle vie di accesso esterne». Diversa il punto di vista dell'Anas. «Il ghiaccio non si è formato sul Grande Raccordo Anulare di Roma né sugli svincoli della Cassia e Cassia bis che sono stati chiusi a causa dell'inagibilità delle due strade provinciali». Superstizione o no, il maltempo di questo venerdì 17, che ci lasciamo alle spalle, ha visto mandare completamente in tilt anche il trasporto pubblico. È accaduto a piazza Santa Maria Maggiore dove oltre al maltempo e al traffico natalizio a creare disagi si è aggiunto «un calo di tensione» della corrente elettrica che alimenta semafori e tram. Così in superficie. Ma anche la metropolitana ha avuto ieri i suoi problemi. Il servizio della linea A è rimasto interrotto nel pomeriggio per circa venti minuti in direzione Battistini. Mentre i convogli che da Flaminio arrivano a Lepanto hanno incontrato problemi sul ponte che attraversa il Tevere a causa dei binari ghiacciati. Sul Tevere invece si sono sono concluse le operazioni di messa in sicurezza del Tiber2, il battello che il 6 dicembre scorso si era incagliato sotto ponte Principe Amedeo in seguito alla rottura degli ormeggi. La notte di pioggia dovrebbe cedere il passo a una giornata fredda ma con temperature tendenzialmente al rialzo. Senza neve. E poi oggi è già 18. Dalla sera, il maltempo ha causato anche l'interruzione dell'energia elettrica nelle zone di Prenestina e Balduina.