Scaricabarile sul caos neve
Chinon ha fatto cosa. Il giorno dopo la violenta ondata di maltempo che ha paralizzato Roma è il giorno delle polemiche. Treni in ritardo, blocchi del metrò, auto e bus in panne. La Capitale non ha retto alla nevicata, in tilt fino a notte fonda. La Cassia bis l'emblema di una giornata di incredibili disagi per romani e pendolari: all'altezza di Olgiata-Le Rughe gli automobilisti sono rimasti intrappolati per ore e la Protezione civile è dovuta intervenire portando coperte e bevande calde per cercare di alleviare i disagi. Un caso-limite tanto che l'assessore regionale ai Lavori pubblici, Malcotti ha chiesto ieri un'ispezione sulla strada di competenza provinciale. A peggiorare la situazione traffico la chiusura dell'A24 Roma-L'Aquila, il divieto ai mezzi pesanti sulla stessa autostrada, la chiusura di alcuni svincoli del Grande Raccordo Anulare per il ghiaccio e la Tiburtina in tilt. La neve non è stato proprio per i romani un inusuale e piacevole evento, benchè fosse stata annunciata da giorni. E qui il nodo della questione. Se i metereologi lo avevano previsto e il piano neve era pronto da settimane cos'è che non avrebbe funzionato nella gestione dell'emergenza? Il primo ad attaccare, prima di essere attaccato, è il gruppo del Pdl della Provincia di Roma. «La colpa dei disagi sulla rete stradale è della giunta provinciale guidata da Zingaretti e alla sua negligenza e mancanza di programmazione». Nella conferenza convocata per «respingere ogni tentativo di strumentalizzazione da parte di chi tenta di scaricare le colpe sul Campidoglio e sul sindaco Alemanno, per nascondere le carenze dell'amministrazione provinciale» il Pdl si difende e non usa mezzi termini. «La verità - denuncia il capogruppo Pdl di Palazzo Valentini, Simonelli - è che i disagi più gravi si sono verificati sulle strade provinciali e sulle strade ex Anas, oggi a gestione Astral, di cui la Provincia ha la manutenzione ordinaria, una competenza che include anche lo spargimento di sale». Ancora più schietto il coordinatore regionale del Pdl Piso. «Per Zingaretti è facile nascondersi sempre sotto l'ombra di Roma: ne sfrutta la notorietà e scarica sul sindaco tutte le responsabilità. La sua posizione è ideale: può rompere le palle e non pagare mai dazio e intanto proporsi come candidato sindaco del Pd per il 2013». Dal canto suo il Pd ribatte: «La buttano in caciara - dice il segretario del Pd Roma Miccoli - per coprire l'inefficienza del sindaco». Ma il primo cittadino, convocato in questura, è stato chiaro: «Stiamo verificando se ci sono responsabilità - ha dichiarato Alemanno - Sono state le strade consolari ad essere bloccate fuori dalla competenza comunale». Fatto sta che tra rimpalli e recriminazioni a pagare le conseguenze di una Capitale gelata dalla neve sono stati i cittadini. Ieri mattina mezza Roma, dopo una giornata da dimenticare, ha avuto un altro triste risveglio, senza acqua né luce. «Colpa di un maggiore assorbimento di energia elettrica - hanno spiegato dalla Acea - dovuto alle basse temperature e al congelamento delle tubature». Dalla Cassia alla Tuscolana passando per la provincia (Tivoli e Santa Marinella). «Un'interruzione a macchia di leopardo che stiamo cercando di risolvere entro oggi».