I proprietari delle barche: Trasferiteci nella Darsena della salute
Laprotesta coinvolge anche i chioschi attrezzati sulle spiagge libere destinati ad essere espropriati. Sotto l'occhio di polizia e carabinieri, i manifestanti, in larga parte proprietari delle imbarcazioni, hanno issato striscioni e cartelli di protesta: «Il mare è di tutti e tutti hanno diritto al posto barca», «Vogliamo continuare a lavorare tutti». «Dal 2002, nella zona del vecchio Faro, hanno trovato alloggio 250 imbarcazioni, di cui oltre la metà residenti a Fiumicino - ha spiegato il responsabile della cooperativa che gestisce l'approdo Donato Gemito - dopo aver affrontato spese non indifferenti e bonificata una zona che versava nel completo degrado, oggi rischiano di non essere ricollocati. Tutto questo è messo in discussione dalla realizzazione del porto turistico che già dal 2002 la Ip prevedeva una darsena creata esclusivamente per noi, per la nostra delocalizzazione, dovendo lasciare l'area a noi assegnata. Oggi manifestiamo per salvaguardare i nostri diritti e per tutelare i posti di lavoro, oltre che salvaguardare un'attività che ha creato un servizio di beneficio pubblico». «Chiediamo quindi - ha concluso Gemito - alla società che costruisce il porto e al Comune di essere ricollocati con tutta la nostra attività nella cosiddetta Darsena della salute, che sarà realizzata nel nuovo approdo».