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Schiaccianoci bis

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diPAOLA PARISET Natale senza lo spettacolare balletto «Lo Schiaccianoci», che sino a ieri ci ha deliziato dal palcoscenico del Teatro dell'Opera? No! A noi ha pensato inaspettatamente l'Accademia Ucraina di Balletto e Teatro delle Erbe, che ha inviato in Italia in tournée a Monza, Trento, Firenze, Milano, Pisa, Latina, Belluno, ma anche a Roma, il quotato Balletto del Teatro dell'Opera della Macedonia. Esso sarà al Teatro Italia fino a domenica – ore 17,30 ma negli altri giorni ore 21 - ed interpreterà «Lo Schiaccianoci» che conosciamo, con la musica a tutti nota di Ciaikovsky e la coreografia di Vasilij Vainonen (successo a Petipa, ma ricordiamo anche i coreografi Neumeier o Nureiev). In questa precisa occasione, l'assenza di Carla Fracci dall'Opera ci ha giovato, visto che per ritagliarsi nella coreografia originale una cospicua parte danzata (alla sua età), ella vi aveva fatto apportare dal Lormeau modifiche e stravisamenti tali, da diventare protagonista, mortificando la parte di Clara e della Fata Confetto. Ma con l'attuale spettacolo, la vigilia di Natale torna ad essere una festa dei bambini, in cui accanto all'Albero i giocattoli e i burattini si animano e la piccola Clara può abbandonarsi al suo sogno. Il pupazzetto Schiaccianoci vi si muta in Principe, che la difende dal terribile Re dei Topi, la accompagna nel Regno dei Dolci e danza con lei il primo amore: anche se al risveglio la piccola Clara si ritroverà solo col suo fantoccio. Tornerà a noi la bellezza della Fata Confetto, il valzer dei flauti, la stupenda danza dei Fiocchi di Neve, la fantasmagorìa scenografica, in cui all'Opera grandeggiarono la Spinatelli e Aldo Buti, ma che ora nel Balletto Macedone rivive nella colorata tradizione russa ed nel folclore. Un ben diverso carattere ha «Lo Schiaccianoci» coreografato da Mario Piazza, già in varie tournées dal 2008 e presto all'Auditorium Conciliazione, dal 3-6 gennaio. Impreziosito dalla presenza del noto ballerino contemporaneo André de la Roche – che vi incarna il ruolo di Schiaccianoci e quello felliniano en travesti della Fata Confetto – sulla drammaturgia di Riccardo Reim e la musica di Ciaikovsky, inscena un Natale moderno, vissuto da bambini avvezzi al computer e ad una società violenta. Le fate paiono donne da bordello, i costumi si avvicinano alle tenute sado-maso, perfino i Fiocchi di Neve divengono fonti di luce tecnologica. Eppure, anche se poco adatta ad un pubblico infantile, la coreografia è di valore, avverte e fa avvertire acutamente lo scempio che la nostra società ha fatto dell'infanzia e del suo mondo incantato. Lo spettacolo vuol celebrare i 50 anni del Balletto di Roma, fondato da Franca Bartolomei e Walter Zappolini: esso ha forgiato generazioni di ballerini sparsi nel mondo con ruoli vari: una di essi è Paola Jorio, direttrice della Scuola di Ballo dell'Opera.

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